Le scogliere di Rio-Vivo
Le scogliere di Rio-Vivo
TERMOLI _ Il pomeriggio del 23 gennaio si è riunita una rappresentanza del Comitato pro-Alluvionati di Rio Vivo Marinelle, per discutere circa i danni arrecati dall’ultima mareggiata del dicembre scorso. Al presidente del Comitato, Dr. Giovanni SERAFINO, i presenti, hanno rispettivamente rappresentato gli ingenti danni subìti e manifestato il terrore in cui vivono, considerata l’alta probabilità del ripetersi di tali fenomeni.

I presenti hanno fatto un’analisi delle principali cause alla base del verificarsi delle inondazioni e suggerito le soluzioni per prevenirle. Com’è noto a tutti gli abitanti della zona, in coincidenza con la costruzione dell’allungamento del braccio del porto , si è verificata una mutazione delle correnti, con una veloce e grave erosione della più bella spiaggia cittadina, che i termolesi ricordano come “LE DUNE”, che fino alla fine degli anni 70 caratterizzava la località di Rio Vivo Marinelle. Il progressivo avanzare del fenomeno erosivo la totale scomparsa della spiaggia, ha privato di ogni tutela i terreni e gli insediamenti abitativi della zona. Tant’è che alcune case sono state fagocitate dal mare, come pure terreni privati che costituivano l’area agricola dei Termolesi.

Pensare di poter rimediare definitivamente all’errore con la posa di qualche masso frangiflutto, si è dimostrato inutile. Quelle barriere potevano servire solo per favorire un lavoro serio e definitivo a terra, con opere di banchinamento, che non ci sono mai state. Le barriere frangiflutti vengono continuamente aggredite dalla costante forza del mare che li sbraca e li abbassa di quota, nel giro di qualche anno, fino a renderli perfettamente inutili. Il mare ormai a ridosso delle case, la mancanza di tutele a terra e la precarietà delle scogliere, sono condizione con cui è facile prevedere il ripetersi di analoghi fenomeni di allagamento che non si combattono con la posa di qualche masso in mare, pensando di tacitare le proprie coscienze e con l’improvvisato intervento dei volontari della protezione civile che poco possono fare quando ormai il danno è fatto.

E’ bene che si sappia cha la situazione dopo la mareggiata e’ rimasta praticamente identica!!!! Il rischio di finire sommersi dal mare è ancora un richio reale e attuale; urge per tale ragione un incontro con il prefetto della provincia di campobasso e il governatore della regione, per creare un tavolo di incontro nel quale il comitato alluvionati, puo’ indicare le vulnerabilita’ della zona e contribuire nella individuazione delle soluzioni da adottare, nella perfetta consapevolezza che si debba collaborare in fretta per addivenire ad un intervento unico, definitivo, a salvaguardia delle persone e delle proprietà dell’intera area.

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