I partiti in lizza non fanno altro che litigare su tutto.
Metere FufuFofo
Termoli, Fufù e Fofò
TERMOLI– Non c’è pace tra Fufù e Fofò! I due asini di Mencucce sono al centro dei due schieramenti e litigano per difendere la loro quantità di biada. É proprio questo che i nostri politici difendono: il cibo, mangiare meglio e a quattro ganasce. E poi! Ci sono le comodità: una vita più agiata, le vacanze, il mare, la montagna. Sono uomini incatenati alla ricchezza e ad un’esistenza agiataPer quattro anni non hanno fatto altro che litigare tra di loro e con le istituzioni! Le destre contro le sinistre e viceversa. Durante le riunioni sono volate parole grosse. Ho sentito pronunciare frasi feroci durante le riunioni del Consiglio Comunale. 

“…Avete finito di comandare! Di fare il vostrocomodo!”. “Quando andremo al potere noi, sarà una vera e propria dittatura”. Urla il rappresentante della …sinistra (sic!). “Finalmente potrò dire e fare tutto quello che voglio!”. Replica la destraSi, proprio la nuova sinistra che oggi si fa chiamare M5Stelle e della nuova destra che oggi non si fa chiamare MSI ma ne ha tutte le caratteristiche e ha assunto i nomi più vari.

Attutitasi, ma per niente dimenticata la fase NO TUNNEL, gli argomenti “contro” e non realizzati sono tanti: dalla Sanità che non funziona affatto, allo sport (nel caso specifico la pallacanestro) che sta soffrendo e pare essere boicottata dall’attuale giunta, l’eterno problema del depuratore che tutti gli anni rovina l’estate ai termolesi. Siamo alla vigilia di una stagione estiva che non si sa bene come andrà a finire. Di “Bandiere Blu” neanche l’ombra! Si ha persino il timore di pronunciarne la parola.

METERE VOTAZIONIE intanto la popolazione aspetta e soffre le prossime elezioni amministrative per capiredi che morte morirà! Ultimamente, aspiranti candidati sindaci che nel recente passato andavano in giro in jeans e maglietta, si presentano alle assemblee comunali sempre ben vestiticamicia bianca e cravatta verde o scura, a seconda del partito a cui appartengono. Discutono anche più pacatamente perché non vogliono apparire arroganti e trasandati. Sono tutti accorpati in Liste civiche Raggruppamenti ad hoc.
Anche alcuni ex sindaci sono scesi nuovamente in pista e hanno una propria lista. Si auto eleggono capi-gruppo dei nuovi partiti. Qualcuno sispecializza in un settore e organizza assemblee tematiche alle quali partecipano cinque, sei aficionados che, di tanto in tanto, applaudono annoiati e compiacenti. Sono patetici!
Fuori delle loro nuove sedi politiche – prese in affitto giusto per il periodo delle elezioni – è tutto fermo: il sole è alto, il mare è calmo, il clima è bello, lo struscio per il Corso Nazionale continua come al solitoalla solita ora, i pescherecci tornano a sera nel porto e vendono il pesce al mercato.
Si è tutto cristallizzato, sotto la famosa campana di vetro!!!

Lungo la salita di Rio Vivo i due ciucci di Mencucce continuano a litigare. Sono simili ai membri del Consiglio Comunale! I barili pieni di…speranze che trasportano sulla loro groppa, si sono “sfasciati”, cioè, si sono letteralmente staccate le fasce” che li tenevano insieme. Un vero disastro!
Intanto, le formazioni politiche sono quasi complete. Nelle prossime settimane saranno composte, allineate e copertecome il muro di scudi delle legioni romane prima di una battaglia. Tutti potranno andare a leggere le nuove promesse, mandare a mente i nuovi slogan e vedere i nuovi volti esposti sui manifesti per le vie del paese.

Ambizione, arroganza, presunzione! Sono questi i principi ispiratori di ogni elezione che…si rispetti! Conosco molti dei candidati. A mio avviso, al momento, non ci sono personalità degne di nota, capaci, cioè, di prendere seriamente le redini e migliorare il paese.
E ancora una volta, nelle botti dove dovrebbe esserci il vino buono, ce n’è uno che sa daceto: come le promesse di ogni elezione politica!
Con tanti auguri!

Saverio Metere

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Saverio Metere
Saverio Metere è nato a Termoli il 23 settembre del 1942. Vive e lavora a Milano dove esercita la professione di architetto libero professionista. Sposato con Lalla Porta. Ha tre figli: Giuseppe, Alessandro, Lisa. Esperienze letterarie. Oltre ad interventi su libri e quotidiani, ha effettuato le seguenti pubblicazioni: Anno 1982: Lundane da mazze du Castille, Prima raccolta di poesie in vernacolo termolese; anno 1988: I cinque cantori della nostra terra, Poeti in vernacolo termolese; anno 1989: LUNDANANZE, Seconda raccolta di poesie in vernacolo termolese; anno 1993 da Letteratura dialettale molisana (antologia e saggi estetici–volume primo); anno 1995: da Letteratura dialettale molisana (antologia e saggi estetici–volume secondo); anno 2000: I poeti in vernacolo termolese; anno 2003 (volume unico): Matizje, Terza raccolta di poesie in vernacolo termolese e Specciamece ca stá arrevanne Sgarbe, Sceneggiatura di un atto unico in vernacolo termolese e in lingua; anno 2008: Matizje in the world, Traduzione della poesia “Matizje” nei dialetti regionali italiani e in 20 lingue estere, latino e greco.