Paolo Marinucci
Paolo Marinucci
TERMOLI _ “Stupido e banale”. È stupido e banale, secondo l’Assessore alle Politiche Sociali Michele Cocomazzi, domandarsi, e domandare in sede di V Commissione Consiliare, come mai le donne e i bambini non possano accedere all’Isola Felice e debbano trascorrere le notti in stazione o in altri rifugi di fortuna.

È stupido e banale, sempre secondo l’Assessore Cocomazzi, domandare come possano i senza fissa dimora raggiungere un quartiere periferico come quello in cui si trova l’Isola Felice senza poter usufruire dei servizi del trasporto urbano in maniera gratuita, data la naturale impossibilità di pagare il biglietto.

Ed è ancora una “polemica stupida e banale”, come dichiarato dal suddetto Assessore alla stampa locale, cercare di capire come possano i senza fissa dimora provvedere alla cena quando l’orario di entrata è solo dalle 19 alle 20 e non c’è la possibilità di portare nella struttura nessun tipo di alimento. Lungi dal voler fare una polemica sterile, le delucidazioni richieste durante la V Commissione Consiliare del 19 gennaio 2011 avevano come unico obiettivo quello di chiarire le modalità operative del protocollo d’intesa tra il Comune di Termoli e la Misericordia per la gestione dell’Isola Felice. La “percezione” derivante da un’attenta lettura del regolamento tra le parti, infatti, è quella di non risposta ai reali bisogni della persona.

Se così non fosse, perché allora non permettere l’ingresso a persone con disabilità medio – gravi? E perché lasciare fuori le donne e i bambini? In nome di quale presunta promiscuità dato che esistono stanze separate da poter destinare a soggetti diversi? E come pretendere che un senza fissa dimora telefoni all’Isola Felice per comunicare che non dormirà lì quella notte?

Queste ed altre evidenti mancanze e contraddizioni (il pagamento alla Misericordia in base al numero di persone presenti, la questione della cena e dei trasporti, quella dei documentii, la spesa per la vigilanza che non rientra nella convenzione ed è pagata a parte, etc.) fanno supporre che l’Isola Felice, iniziativa in sé lodevole e necessaria, sia in realtà uno specchietto per le allodole in cui per gli animali c’è una tenda esterna e per le donne neanche il posto letto. 

I Consiglieri Paolo Marinucci, Daniele Paradisi, Filippo Monaco, Francesco Caruso, Antonio Giuditta, Antonio Russo, Giacomo Mario Di Blasio.

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3 Commenti

  1. perdonate …quelli in delirio
    cocomazzi: per favore trovagli un lavoro…. neanche quando si fa qualcosa di “buono” riescono a capirlo, ma visitassero i locali e forse capiranno oppure spiegagli bene perche è “stupido e banalre” devi essere chiaro….

  2. x Paolo Marinucci e compagni
    Ho letto l’intervento e sinceramente penso che la problematica vada affrontata con i piedi per terra. Tralasciando lo “stupido ed il banale” base per una inconcludente polemica veniamo alla questione. Il cittadino deve e vuole capire. Suggerisco che nel prospettare un argomento basta seguire un piccolo schema:
    1. va subito chiarito che servizi attualmente offre la convenzione e spesa comporta tale convenzione.
    2. va precisato dettagliatamente quali servizi si propone di aggiungere, togliere o modificare.
    3. va motivato concretamente le varianti all’attuale convenzione.
    4. va quantificato l’aumento dell’impegno di spesa cui si va incontro.
    5. NON va dimenticato che le spese sono a carico dei contribuenti.