CAMPOBASSO _ Dopo le repliche del coordinatore del PdL, senatore Di Giacomo, del candidato presidente De Matteis e del sub commissario Romagnuolo, i segretari regionali e provinciali dei partiti e movimenti che sostengono la candidata Micaela Fanelli alla Provincia di Campobasso rilanciano il tema del rischio che nella composizione delle liste elettorali a sostegno del candidato PdL si ravvisino fattispecie riconducibili a “voto di scambio”.

A giudicare dal nervosismo delle risposte, ci sembra che la nostra presa di posizione rappresenti molto più di semplici “fesserie”, di “critiche sterili”, men che meno “notizie false e tendenziose”. Al contrario, appare concreto il rischio che anche questa volta, come è accaduto nelle recenti tornate elettorali, si ravvisino elementi che ricordano da vicino la fattispecie di voto di scambio. I primi ad esserne consapevoli, visto anche il tenore delle reazioni, sono proprio i massimi esponenti della coalizione di centrodestra” – affermano i segretari dei partiti e dei movimenti che sostengono la candidatura di Micaela Fanelli, Leva (PD), Notarangelo (Sel), Miniscalco (PSI), Romano (CD), Montesano (PDCI).

Il tema che poniamo è la commistione tra incarichi pubblici e ruoli di partito, ovvero il conferimento di contratti, di incarichi e di altre utilità pagate con soldi pubblici, conferiti nell’imminenza della campagna elettorale o immediatamente dopo, in favore di candidati o di sostenitori di candidati, al di fuori di regolari concorsi o procedure di evidenza pubblica. Tali episodi, già ampiamente verificati in passato e taluni dei quali ancora all’attenzione della magistratura nell’ambito di processi penali a carico anche di esponenti politici regionali che ricoprono ruoli istituzionali apicali, possono integrare, al di là dell’accertamento in sede penale, alterazioni della libera competizione elettorale, orientando la propensione al voto sulla base di contropartite di carattere economico o professionale. Siamo fortemente contrari e porteremo avanti senza tregua questa battaglia di libertà e legalità”.

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