CAMPOBASSO _ “Nel centro-destra in quest’ultimi tempi – osserva in una dichiarazione il coordinatore regionale dei POPOLARI per il SUD Vincenzo Niro – sembra prevalere una sorta di istinto suicida. Atteggiamenti, dichiarazioni e scelte sembrano essere studiati per procurare danni all’immagine della coalizione al punto che, oramai è un dato oggettivo facilmente verificabile, l’opinione pubblica molisana sta registrando una evidente involuzione nell’azione politico-amministrativa della maggioranza di governo regionale. Noi, sia per convinzione morale che per scelta pratica di vita, non ammettiamo il suicidio e, pertanto, riteniamo ed affermiamo con assoluta franchezza che bisogna procedere ad un confronto a tutto campo, tra le forze della coalizione, per chiarire rapporti e dinamiche interne, al fine di porre rimedio ad una situazione non più sostenibile.
Difformità di giudizio in ordine a temi rilevanti, attuazioni di patti leonini, che in quanto tali rendono all’esterno il senso di una maggioranza tenuta insieme più da interessi particolari che da vere e condivise scelte politico-amministrative, finiscono per generare nei cittadini molisani quei dubbi ed incertezze che stanno determinando una considerevole caduta di consenso politico”.
Secondo Niro ci sono alcuni punti chiave che bisogna assolutamente definire, partendo da questioni di ampio respiro politico fino a giungere a quelle di carattere locale: “Non possiamo accettare che qualcuno resosi responsabile di una gestione allegra delle risorse regionali, oggi faccia anche del populismo, censurando e richiamando all’ordine altri che non sono mai stati coinvolti nelle scelte, non hanno rappresentanti all’interno dell’esecutivo, pur avendo sottoscritto una intesa politico- programmatica lo scorso aprile 2008 che stabiliva, tra l’altro, anche la rappresentanza nell’esecutivo regionale.
Oggettivamente questi fatti limitano gli spazi democratici, riducendo all’impotenza il ruolo dei singoli consiglieri regionali; per averne una prova immediata basta seguire quanto è avvenuto nell’ultimo periodo in Consiglio Regionale. Non possiamo accettare il metodo e i modi con cui si è giunti a rendere noto lo sforamento del patto di stabilità interno per l’anno 2009, fatto conoscere solo lo scorso giugno 2010, un argomento del quale siamo stati completamente tenuti all’oscuro e, francamente, non riusciamo a comprenderne la motivazione. Anche il cammino della manovra varata dall’Assise era iniziato nello stesso modo: elaborata nelle ‘segrete stanze’ dell’Esecutivo, alla prova della commissione e poi dell’aula si è dimostrata la totale inadeguatezza di questa modalità di condurre i rapporti con la coalizione che sostiene l’azione del governo regionale.
Come POPOLARI per il SUD abbiamo portato avanti, in questa come in altre occasioni, una mediazione fondamentale e abbiamo contribuito in maniera determinante al risultato definitivo, da valutare sotto due differenti aspetti: abbiamo, cioè, ottenuto l’approvazione del provvedimento e un testo più rispondente alle reali esigenze di riduzione dei costi della politica. Un testo che non si limita alla propaganda, ma taglia lì dove sono gli sprechi. Non abbiamo dubbi sul fatto che il governatore abbia letto con esattezza il quadro politico che è venuto fuori dalla discussione sulla manovra e che abbia, quindi, ben inteso che il solco da seguire fino alla fine della legislatura sia quello del coinvolgimento pieno della sua maggioranza nelle scelte per il futuro della Regione, a cominciare dal riordino della sanità.
Riteniamo, comunque, assolutamente necessario che la coalizione, se esiste ancora, si conceda un momento, breve ma intenso, di riflessione e confronto, prima che vengano posti in essere atti gravi ed irreparabili. A tal fine invitiamo il Presidente Iorio ad assumere la funzione di garante, quale egli è, degli equilibri politici all’interno della coalizione ed in particolare che assicuri un democratico confronto interno su argomenti di estrema importanza istituzionale e politica quali il rientro dal debito sanitario, il rientro dal debito per lo sforamento del patto di stabilità, il riassetto dell’esecutivo che gradiremmo con “toni più vivaci del monocolore” e soprattutto conoscere quale percorso intraprendere, in questa delicata fase di fine legislatura, esclusivamente nell’interesse del popolo molisano. Il messaggio per il Presidente è chiaro. Intanto i POPOLARI per il SUD attendono sereni, per il momento, le doverose risposte.