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Ugo Sciarretta
TERMOLI _ Il Tribunale di Termoli ha prosciolto per non aver commesso il fatto dall’accusa di falso ideologico l’ex Comandante dei Vigili Ugo Sciarretta mentre ha ritenuto responsabili dello stesso reato gli altri due imputati Di Giandomenico e Dalla Torre. La decisione è del giudice Vezzi a conclusione di una lunga camera di consiglio.

Per la firma su uno stesso documento da parte di Sciarretta, Di Giandomenico e Dalla Torre, la sentenza è stata diversa per gli imputati. I fatti si riferiscono al 2004 allorquando nell’ambito dell’assunzione degli ausiliari del traffico estivo sono entrati in servizio una decina di persone selezionate da un’agenzia interinale della città, l’Adecco.

Secondo la Procura di Larino che indagò le tre persone, i “vigilini” sarebbero dovuti entrati in servizio l’11 luglio ed invece iniziarono l’attività due giorni prima, il 9 luglio sulla base di un documento firmato da tutti e tre. Per tale questione furono rinviati a giudizio per falso ideologico ed oggi è giunta la sentenza. Il Pm aveva chiesto l’assoluzione per tutti e tre gli imputati.

I difensori di Sciarretta , gli avvocati Luigi Greco e Domenico Porfido hanno dichiarato di essere soddisfatti della decisione per quanto riguarda il loro assistito. “Innanzi al Tribunale Penale Monocratico di Termoli, Giudice Dott.ssa Vezzi, si è finalmente concluso il lungo iter processuale che ha visto imputato il nostro assistito in merito alla vicenda dei “vigilini” _ hanno dichiarato Greco e Porfido _. Con somma soddisfazione abbiamo potuto constatare la condivisione della tesi difensiva da parte del Giudicante, che ha ASSOLTO lo Sciarretta dall’imputazione di falso ideologico per NON AVER COMMESSO IL FATTO. D’ altra parte, è di qualche giorno fa la notifica della fissazione dell’Udienza Preliminare a carico dell’ex Responsabile della Polizia Municipale, Rocco Giacinutcci, per il reato di calunnia, falso ideologico in atti pubblici e diffamazione in relazione sempre ai fatti in oggetto, e che vede il Cap. Sciarretta, questa volta, nella veste di persona offesa”.

I difensori di Di Giandomenico e Dalla Torre hanno annunciato ricorso in Corte d’Appello.