TERMOLI _ Dopo la grande manifestazione del 27 novembre scorso, che, tra l’altro, ha messo al centro i giovani e il loro futuro, prosegue l’iniziativa della CGIL contro le politiche governative. In questo desolante panorama, è piombata ieri l’approvazione del DDL Gelmini alla Camera dei Deputati che è uno dei segnali evidenti del momento buio che sta attraversando il nostro paese. Se le proteste degli universitari non hanno sortito l’effetto di bloccare ancora una riforma devastante per l’Università pubblica, la crisi della compagine governativa è riuscita ad attenuare le pretese aziendalistiche che caratterizzavano il testo originale.

Appare però ancora chiara l’intenzione del governo di smantellare un sistema che fino ad oggi ha rappresentato, seppure con alti e bassi, un baluardo laico, nella più ampia accezione del termine, per la proposizione di un sistema basato sulla trasmissione del sapere libero per la costruzione di una società più equa e solidale fondata sulla conoscenza. Paradossalmente le parti sindacali e l’intero mondo accademico potevano essere d’accordo nel riformare un sistema universitario che ha generato privilegi baronali. Ma non sono tollerabili le dichiarazioni di una ministra che si dichiara aperta ad incontrare le parti sociali e gli addetti ai lavori dopo l’approvazione di una legge e quelle di un premier il quale dichiara che gli studenti seri non sono quelli che stanno in piazza a protestare ma quelli che restano a casa a studiare.

Vogliono un popolo di anestetizzati, fedeli alla linea del capo! La CGIL e la FLC del Molise, nonostante l’approvazione del DDL Gelmini, continueranno in tutti i luoghi a manifestare il proprio dissenso verso le sciagurate politiche sulla conoscenza portate avanti dal governo chiedendo il ritiro di una controriforma che preclude il futuro ai giovani ed alimenta le diseguaglianze sociali determinando una vera e propria emergenza democratica. Allo stesso tempo resteranno al fianco degli studenti e dei lavoratori che, anche in Molise, stanno protestando per resistere verso i dettami più penalizzanti di una legge iniqua ed ingiusta per l’Università.

La CGIL, e la FLC contano, nei prossimi giorni, di incontrare studenti, ricercatori, precari e tutti i lavoratori dell’Università del Molise che finalmente hanno dato segnali di protesta verso una controriforma che minerà il diritto allo studio e sarà sicuramente ancora più penalizzante per le piccole realtà accademiche come quella nostra molisana.

Segretario generale CGIL
Segretario regionale FLC
Erminia Mignelli
Sergio Sorella

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