il rospo ad un camaleonte:
hai le tinte sempre pronte,
il bianco , il rosso , il verde , il nero …
ma cos’hai nel tuo pensiero ?
r) non c’e’ giorno che non cambi la livrea
sei sempre pronto a cambiare idea.
io invece son tutto d’un pezzo …. e vi rimango !
c) ed egli a lui : fai come vuoi , continua a vivere nel fango.
io quando sto a digiuno mi sento socialista
ma quando mangio io son capitalista.
son di natura un trasfosmista
sol se si mangia io mi metto in lista
e il rospo a lui con tanto ardore :
r) io la politica ce l’ho nel cuore
la faccio solo per amore
per me deve resta’ solo un valore ! ! !
c) a me e’ toccato invece un destino infame
la politica la fo’ pe’ fame
giacce’ pe’ sbaglio madre natura
a me l’ ha messa in bocca la cultura ! ! !
cosi’ a te lascio la luce di una lanterna
si’ che la tua immagine resti sempre fulgida ed eterna
a me tapino poco chiara e un po’ strambotta
restera’ l’immagine di un divoratore di pagnotta.
il rospetto del discorso un po’ pentito
alla pancia punta il dito :
r) bhe’ ….. io gli ideali ce l’ ho d’un sol partito
ma non mi manca certo l’appetito,
quando si tratta di riempi’ la panza
mi ci vuole molto piu’ di una pietanza.
pur se mi mostro d’un unico colore
anch’io devo magna’ quando so’ l’ore ! ! !
Giancarlo Totaro