LARINO _ A due anni dall’insediamento dell’attuale consiglio comunale di Larino, possiamo constatare il risultato più eclatante finora mai raggiunto: l’ormai certa chiusura dell’ospedale Vietri, la più grande risorsa occupazionale e di servizi dell’intera area del cratere. Il movimento LARINascita, avendo partecipato al consiglio comunale monotematico sulla sanità svoltosi a Termoli lo scorso 11 Agosto, ha potuto accertare le reali intenzioni della Regione Molise, per bocca del Direttore Amministrativo ASReM dott.ssa Testa, la quale ha confermato esplicitamente la totale dismissione del nosocomio frentano. Quindi, l’assistenza sanitaria, per i cittadini del Basso Molise, graverà totalmente sul presidio ospedaliero San Timoteo di Termoli che peraltro subirà una forte riduzione dei posti letto in barba ai livelli essenziali di assistenza che la legge impone.

Pertanto è doveroso ringraziare tutti gli attori che fino ad oggi hanno contribuito a raggiungere questo storico risultato. Protagonista principale è Angelo Michele Iorio, Presidente della Regione Molise, già Assessore alla sanità e successivamente Commissario straordinario per la riorganizzazione sanitaria, il quale nel corso di circa 10 anni di accurata gestione è riuscito ad aprire una voragine nel bilancio regionale in cui noi cittadini stiamo inesorabilmente sprofondando e dove l’unica soluzione individuata è il taglio dei servizi e l’aumento vertiginoso delle tasse. Degno co-protagonista della vicenda è Gianfranco Vitagliano, Assessore regionale alla programmazione che, grazie alla sua lungimirante strategia nell’azione di governo, ha decretato l’irreversibile collasso della sanità molisana. Il loro operato, costellato di decreti spesso illegittimi, contrastanti e illusori, è stato più volte bocciato dal governo nazionale del loro stesso colore.

Ma il ringraziamento più grande è dovuto al Sindaco di Larino, dott. Guglielmo Giardino, primadonna di uno spettacolo impietoso fatto di assordanti silenzi e di sterili monologhi per tenere buoni i cittadini e temporeggiare mentre il capo portava a compimento il suo diabolico disegno. “Non possiamo dimenticare, a ridosso delle elezioni, la fantomatica inaugurazione della sala di rianimazione del Vietri, alla presenza dell’On. Sabrina De Camillis e del vice sindaco Giovanni Quici; non possiamo altresì dimenticare la presentazione in pompa magna del programma elettorale in cui il cavallo di battaglia era la salvaguardia e il potenziamento dei punti di eccellenza del nostro nosocomio; non possiamo dimenticare neppure la delibera del Consiglio comunale del 28 Ottobre 2008 con cui si esprimeva la volontà di mantenere tutti i reparti esistenti all’interno del Vietri di Larino richiedendone l’ampliamento di alcuni altri, clamorosamente smentita esattamente un mese dopo dalla delibera regionale n.1261. E che cosa è stato fatto per raggiungere questi nobili obiettivi?!” La strategia vincente, sponsorizzata dal braccio destro del sindaco, il sig. Giovanni Quici, vice-sindaco con l’insignificante delega alla sanità, che a colpi di sgargianti foulard si ergeva a paladino dei precari, è stata la ricerca continua e ottusa del dialogo con gli altri esponenti della famosa filiera che è risultata alla fine vantaggiosa solo per i loro interessi particolari (vedi I.M.A.M.). Nel cast di questo tragicomico dramma manca il ruolo di antagonista.

I partiti dell’opposizione in Consiglio comunale e in quello regionale hanno badato piuttosto ad incrementare il proprio consenso elettorale senza proporre un’alternativa reale e valida e senza contrastare realmente le infauste decisioni operate dalla maggioranza di centro-destra. Emblema di questo comportamento è stata l’ipocrita richiesta di dimissioni, proposta all’ultimo consiglio comunale monotematico, che è apparsa più un gesto di consociativismo che un’azione di reale contrapposizione allo sciacallaggio operato dai vertici regionali e al servilismo inerme dell’amministrazione Giardino. In questo vuoto istituzionale hanno trovato spazio iniziative civiche alle quali il Movimento LARINascita ha parzialmente aderito perché troppo spesso sono risultate sterili e folkloristiche e dietro le quali si sono camuffati esponenti di partito che mirano unicamente a incrementare il proprio seguito elettorale in vista delle prossime elezioni.

E’ apparsa alquanto tardiva e inopportuna “l’omelia” dell’assessore avv. Urbano con la quale ha voluto richiamare all’unità di tutte le forze politiche e associazioni nella difesa di un’istituzione ormai persa. E’ il momento adesso di assumersi le proprie responsabilità riconoscendo con onestà intellettuale il fallimento di questa politica. Una politica che cerca di salvaguardare soltanto gli interessi dei propri clienti rischiando di portare questa città completamente alla deriva. Il Movimento LARINascita, indignato da questo ignobile atteggiamento, vuole esortare tutta la comunità larinese ad aprire gli occhi per prendere coscienza di come chi amministra indisturbato la nostra cittadina stia compromettendo definitivamente le sorti di questo territorio e il futuro dei giovani, che si troveranno così costretti a dover investire le proprie capacità e competenze altrove, lasciando che Larino diventi una realtà misera e abbandonata ad un vergognoso destino.

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