LARINO _ In occasione dell’assise civica dell’8 novembre scorso, il consigliere comunale Pino Puchetti, attraverso una interrogazione rivolta al Sindaco di Larino, ha riportato l’attenzione sulla questione del mancato affidamento da parte del Comune di Larino del servizio di distribuzione del metano. Un argomento già oggetto di frizioni all’interno della maggioranza e che riveste una notevole importanza per la vita amministrativa locale sia dal punto di vista economico che per l’interesse di tutta la collettività.

Il Movimento politico apartitico LARINascita ha accolto con soddisfazione l’intenzione del consigliere Puchetti di stimolare la risoluzione della “questione gas”, e uguale gradimento vuole esprimerlo nei confronti del Sindaco Giardino, il quale ha finalmente dato mandato al responsabile dei servizi civili dell’Ente affinché provveda all’indizione del nuovo bando di gara per l’assegnazione dell’affidamento della gestione del metanodotto presente sul nostro territorio.

Il responsabile dei servizi civili del Comune di Larino arch. Andrea Vitiello tuttavia, di risposta all’incarico ricevuto da parte del Sindaco e come affermato anche in una recente intervista, ha sollecitato l’amministrazione comunale a nominare un valido supporto legale per coadiuvarlo nell’espletamento della procedura per la predisposizione del bando visti i problemi che esisterebbero sugli aspetti amministrativi e legali, sia per quanto concerne l’attuale incertezza normativa circa la possibilità di indire le relative gare d’appalto nell’attesa della definizione degli Ambiti Territoriali, sia per la particolare situazione in cui si trova il nostro Comune, determinatasi a seguito dell’annullamento della precedente gara e della conseguente attuale forma di gestione del servizio gas nel territorio comunale. Il Movimento LARINascita ritiene opportuno intervenire su tale questione e in tal senso intende contribuire alla discussione per porre alcuni quesiti.

Premesso che una gara per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas è stata già regolarmente bandita nell’aprile 2007 e l’unico vizio per il quale fu annullata dal TAR prima e successivamente dal Consiglio di Stato concerneva un errore strettamente procedurale riguardante i criteri di attribuzione del punteggio tecnico modificati dopo l’apertura delle offerte, quali sono gli aspetti legali problematici che ostano alla predisposizione del nuovo bando di gara? Il vigente quadro normativo in materia di gare d’appalto per l’assegnazione del servizio di distribuzione del gas metano è dato dal combinato disposto degli artt. 14 e 15 del D.Lgs. 164/2000 e dell’art. 23 della L. 51/2006, confermati nella loro applicabilità dall’art. 30, co. 26 della L. 99/2009. Al momento, queste sono le uniche disposizioni di legge da cui derivano obblighi cogenti per i Comuni. L’art. 46-bis della L.222/2007, come modificato dalla L. 244/2007, disegna un iter di regolamentazione dei nuovi affidamenti con gara, demandando ai Ministeri dello Sviluppo Economico e degli Affari Regionali, su parere dell’Autorità per l’energia elettrica ed il gas e sentita la Conferenza Unificata, l’individuazione di un bando di gara tipo e di ambiti territoriali sovracomunali per lo svolgimento delle gare.

Gli ambiti dovranno essere individuati entro il 31/12/2012 (art. 15 del D.L. 135/2009), ed entro i due anni successivi dovrà avere luogo la gara per il nuovo affidamento in ciascun ambito. E’ pacifico nella giurisprudenza amministrativa che queste disposizioni non inibiscono lo svolgimento delle gare in assenza dei decreti ministeriali, la cui emanazione è rimandata ad un futuro incerto (si citano le sentenze TAR Brescia n°730/08, n°582/08, n°566/08, n°322/09, n°1221/09, nonché ordinanza Consiglio di Stato n°5213/08). A questo proposito, si rinvia anche ai recenti sintetici pareri dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, AS673 e AS674. E’ ragionevole ritenere che l’obbligo per i Comuni di aderire alla gara d’ambito decorrerà soltanto dall’emanazione dei decreti ministeriali; che i decreti non avranno effetti sulle gare già avviate con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Perché dunque esisterebbe un’incertezza normativa circa la possibilità di indire le gare d’appalto nell’attesa della definizione degli Ambiti Territoriali?

In conclusione, il Movimento LARINascita cosciente della delicatezza e della complessità della questione gas, vuole invitare l’amministrazione comunale e il responsabile ai servizi civili a valutare con la dovuta attenzione, ancor prima della predisposizione del nuovo bando di gara, alcuni aspetti di rilevante importanza: l’eventualità di citare per danni la Baiengas s.a.s per aver ostacolato l’indizione della gara andata annullata; la possibilità di recuperare i crediti insoluti a favore del Comune di Larino visto lo stato di liquidazione nel quale la società è avviata dopo aver venduto il ramo d’azienda riguardante la distribuzione del gas e ceduto nelle scorse settimane anche l’altro ramo d’azienda comprendente la commercializzazione del gas alla Estra s.p.a. 

Il controllo di veridicità delle perizie di stima effettuate dai tecnici per la predisposizione del disciplinare della gara annullata; le potenziali responsabilità del consulente perito Brugnettini e quelle del Segretario comunale per il danno rilevante arrecato dall’imperizia nelle procedure che portarono all’annullamento della gara; l’inserimento nel nuovo bando di gara della zona degli impianti produttivi che oltre ad aggiungere un rilevante consumo di gas annuale ai metri cubi citati dal bando di gara annullato, all’epoca fu del tutto omesso dal servizio che si concedeva in convenzione. Infine sarebbe utile vagliare anche l’ipotesi, individuata dal consigliere Puchetti nel corso dell’ultimo consiglio comunale, di costituire una commissione specifica che si impegni su una più attenta valutazione degli aspetti sopra citati per porre rimedio ad una questione che finora ha evidenziato notevoli perplessità in termini di efficienza e trasparenza.

L’augurio, dunque, è che tali procedure vengano effettuate quanto prima e che il nuovo bando di gara venga esperito nel più breve tempo possibile per porre fine all’ingente perdita erariale e restituire una sicura entrata alle casse dell’ente comunale che non potrà che trarre giovamento da tali risorse sia per la disponibilità economica di cui potrà disporre che per la possibilità di erogare servizi utili a tutta la comunità.

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