CAMPOBASSO _ Il segretario regionale del Partito Democratico Danilo Leva ha incontrato questa mattina i rappresentanti degli studenti del Conservatorio “Lorenzo Perosi” di Campobasso e il presidente del CdA, Roberto Ferraris. Un incontro voluto dal segretario regionale del Pd che era già intervenuto, nei giorni scorsi, nel merito della querelle nata a seguito della volontà, espressa dall’Esecutivo e inserita nel testo normativo della Finanziaria oggi all’esame del Consiglio regionale, di far confluire l’Orchestra Sinfonica Regionale del Molise nelle prerogative della fondazione “Molise Cultura” Il segretario regionale del Pd ha inteso ascoltare le ragioni degli studenti e del Cda del Conservatorio.
“Ferma restando la contrarietà già espressa in merito al famigerato articolo 22 della Finanziaria – ha spiegato Danilo Leva – e alle ripercussioni di chiaro stampo politico-clientelare che tale norma potrebbe avere, deve essere sottolineato anche un ulteriore tema a sostegno delle nostre perplessità.
L’articolo 22 inserito in Finanziaria regionale arriverebbe a programmazione già effettuata che estende i suoi effetti per l’intero 2011. Quindi si corre il serio rischio di mettere in pericolo quanto già stabilito di realizzare. Non solo: l’articolo 22 interromperebbe la filiera didattica che lega in maniera sinergica e assolutamente positiva in quanto a risultati il Conservatorio e l’Orchestra. Se si vuole cambiare, allora, bisognerebbe allinearsi con le altre Regioni – spiega ancora Danilo Leva – in cui si sono create fondazioni ad hoc che da un lato coinvolgono le istituzioni, ma dall’altro consentono la necessaria e imprescindibile autonomia attraverso il coinvolgimento del Conservatorio.
I dubbi, come ho già avuto modo di spiegare, sono tanti: il Governo regionale dovrebbe chiarire davvero quali sono i motivi della sua decisione in merito all’Orchestra Sinfonica Regionale del Molise visto che ha stanziato poco più di mezzo milione di euro da far confluire nella fondazione Molise Cultura ad appannaggio dell’ ensemble di professionisti mentre, da un rapido calcolo operato al ribasso, per far funzionare l’Orchestra davvero servirebbero cifre superiori ai 3 milioni di euro. Grazie all’enorme disponibilità dei musicisti e alle economie poste in essere dal Conservatorio, l’Orchestra è cresciuta in termini di professionalità e ha raggiunto risultati che sono visibili a tutti. Sacrifici fatti con la passione e il desiderio di poter portare cultura in regione che rischiano di venire compromessi irrimediabilmente per un semplice e utilitaristico tornaconto personale. Un copione già letto, purtroppo. E sempre in concomitanza con gli appuntamenti elettorali”.