CAMPOBASSO _ Il bando della Provincia per il reperimento dell’immobile da destinare a sede del Romita è stranamente anomalo in quanto avrebbe dovuto prevedere, tra i requisiti necessari ai fini della partecipazione, la conformità urbanistica dell’immobile ad uso scolastico. Il bando invece prevedeva inspiegabilmente che i necessari titoli urbanistici potessero essere prodotti ovvero acquisiti anche successivamente, cioè al momento della stipula del contratto di locazione. Ciò che ha comportato tutti i problemi successivi e dunque l’attuale situazione di stallo. Prima ancora che il Comune rilasciasse alcunché, inoltre, sull’immobile sono stati eseguiti e si stanno ancora eseguendo lavori che non sono stati autorizzati, in quanto risulterebbero difformi da quelli previsti sul progetto originario. L’ordinanza del Sindaco, infine, non risolve alcuno dei problemi, e dunque le sue ipocrite dichiarazioni rilasciate alla stampa sono solo fumo negli occhi degli studenti. Una situazione sgradevole, frutto di un modo di gestire la cosa pubblica che appare sempre più approssimativo e incapace di offrire ai cittadini le risposte necessarie. Pensiamo al paradosso che questa vicenda ha prodotto: se un privato cittadino volesse chiudere una porta all’interno della propria casa dovrebbe munirsi di DIA, aspettare trenta giorni per l’esito della richiesta, e comunicare successivamente a fine lavori la variazione al Catasto. In questo caso, la provincia emana un bando anomalo consentendo ad un privato di vendere per 2,5 Milioni un fabbricato inidoneo alla destinazione scolastica, di eseguire lavori senza preventiva autorizzazione e difformi dal progetto originario, con la pretesa che il Comune ne sanasse tutte le illegittimità.

Il diritto degli studenti, dunque, viene sacrificato di fronte ad una operazione di speculazione edilizia che appare dubbia sotto il profilo della legittimità e senza dubbio contorta e foriera di problemi e ritardi. Peraltro, sarebbe pericoloso anche in termini di ordine pubblico se passasse il concetto di emergenza, laddove l’80% delle scuole sono a rischio sismico e dunque anche rispetto ad esse si porrebbero gli stessi problemi del Romita. La soluzione per uscire dallo stallo è la seguente: il Comune deve individuare le aree comunali di proprietà ovvero da acquistare ove localizzare la sede del nuovo edificio scolastico da realizzare con il finanziamento regionale. Ovvero, in subordine, la Provincia deve correggere il bando modificando i requisiti anomali al fine di superare le criticità odierne e garantendo la rapidità della soluzione.

I gruppi consiliari
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Partito Democratico
Città di Noi

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