CAMPOBASSO _ Lo scorso 31 ottobre il Governo Monti ha finalmente approvato il Decreto di recepimento della Direttiva europea sui ritardati pagamenti tra Pubbliche Amministrazioni e imprese fornitrici, oltre che tra imprese ed imprese. Un adempimento che Italia dei Valori ha sollecitato con determinazione sia al Governo Berlusconi che a quello attuale, e che oggi si traduce in un primo passo nella giusta direzione, nonostante gli evidenti rischi di inefficacia. Il provvedimento, infatti, codifica puntigliosamente le procedure per le certificazioni dei crediti, il limite a 30 giorni (con proroga a 60 in casi particolari) e gli interessi di mora in casi di ritardi, ma non affronta il problema principale delle Pubbliche Amministrazioni e delle imprese fornitrici.

Noi dell’Italia dei Valori rivendichiamo sia a livello nazionale che regionale il merito di essere intervenuti sulla questione molto tempo prima con maggiore concretezza del Governo su quella che è diventata una vera e propria emergenza nazionale: 90 miliardi di crediti non riscossi. Nella nostra regione il 15 maggio scorso, Cristiano Di Pietro insieme a Parpiglia, Tedeschi e Frattura, ha presentato una proposta di legge riguardante gli interventi urgenti da adottare per il sostegno alle imprese. L’obiettivo di tale iniziativa è quello di permettere ai fornitori di cedere alle banche i propri crediti attraverso la cessione pro soluto. In questo modo il riconoscimento del credito darebbe diritto al creditore –nel nostro caso le aziende- di vantare lo stesso a favore di istituti bancari e intermediari finanziari riconosciuti, in virtù di accordo ad hoc con la Consip S.p.A. e la Fin Molise S.p.A. La procedura è rivolta ai fornitori titolari di crediti per spese di somministrazioni, forniture e appalti ed è stata pensata per aiutare a risolvere gli asfissianti problemi di liquidità in cui versano numerose imprese molisane.

Questo strumento si dimostrerebbe come il più adeguato a risolvere i problemi delle aziende del territorio rispetto a quello messo a punto dal Governo dei professori, ma bisogna agire in fretta perché l’insostenibile ritardo nei pagamenti agli appaltatori è giunto a tal punto da minacciare la sopravvivenza delle piccole e medie imprese e l’unico modo per evitarne il fallimento è quello di intervenire subito sul mancato pagamento delle spettanze maturate. Perciò noi dell’Italia dei Valori continueremo a batterci per l’adozione di misure capaci di dare una boccata d’ossigeno alle troppe imprese in difficoltà; Purtroppo, però, i tecnici hanno perso un’altra occasione per dimostrare che le priorità in questo momento sono rappresentate dal lavoro e dagli interessi delle aziende che lavorano e producono in Italia.

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