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LARINO _ Lo spazio dedicato alle poesie piace sempre di più da parte dei lettori di myNews. A testimoniarlo sono le numerose liriche che vengono inviate alla nostra redazione con la richiesta di pubblicazione. Oggi, con piacere, ospitiamo una poesia di Pasquale Di Lena, politico ma con la passione per la lirica. 

LUNE E SOLI

Se capiti un giorno di venire
a conoscere la mia terra,
dalla forma strana,
circondata da montagne,
mari, colline che nutrono
di respiri le poche pianure,
lasciati guidare dai filari di viti.
Sia quando si accompagnano
a folti boschi, noccioli,
campi seminati, o, per tanta parte,
al frondoso olivo,
ricovero, con le sue ombre argentate
trapuntate di sole e di luna,
della tua arsura e della tua sosta.

Prendi uno dei filari,
lasciati andare,
scenderai dai monti,
attraverserai fiumi,
fiancheggerai laghi,
conoscerai mari del Mediterraneo,
e, poi, castelli, torri, piazze
ricche di giostre e di palazzi,
minuti borghi che sanno
raccontare storie lontane e città,
antichi teatri e spesse mura.

Vedrai lune e soli,
ascolterai note,
voci di dolci canti e sentirai,
via via che avanza il tuo cammino,
sfilare profumi unici,
lungo i tratturi antichi calpestati,
come minute trame della tovaglia
di un tavolo apparecchiato
di inebrianti piatti, freddi e fumanti,
aceti, vini, oli fruttati.

Fermati a parlare,
non importa qual è la tua lingua,
ti capiranno e ti risponderanno,
guardandoti negli occhi
agitando le mani.
Non ci pensare, vieni,
è certo che ti innamorerai.
 

Pasquale Di Lena
Larino luglio 2010

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