Il messaggio
TERMOLI _ Stavano correndo come ogni giorno sulla strada che costeggia la spiaggia di Petacciato marina quando si sono imbattuti in una bottiglia abbandonata ai margini della via. Una delle tante, hanno pensato all’istante, “frutto dell’incivilità” quotidiana. E invece, no. Quella bottiglia, era diversa. Avvicinatisi, hanno notato un messaggio all’interno. Angela, termolese appassionata di atletica leggera, l’ha raccolta senza pensarci due vole, in preda ad un istinto, sin da subito affascinata dal singolare “ritrovamento”. “Non credevo quasi ai miei occhi _ ha detto _, ho sempre desiderato trovare una bottiglia con il messaggio. Sin da bambina sono stata affascinata da questo e ho pensato anch’io durante l’adolescenza di scrivere un messaggio da lanciare in mare. Ora, trovarlo davvero, è un’emozione particolare, grande. Non me lo sarei mai aspettato e per questo sono rimasta davvero colpita”.

Con mani quasi tremanti la donna l’ha aperta e, con molta cautela, srotolato la sottile carta posta all’interno tra la curiosità dell’intero gruppo di amici, usurata dal tempo e molto fragile. E’ scritto con una macchina da scrivere con caretteri a momenti nitidi ed in altri punti sbiaditi dal tempo. Si parla di storia, di Mussolini, di alcuni episodi legati al Duce nel 1933 che non permetteva la pubblicazione di alcune notizie ma anche di religioni con il riferimento alla reincarnazione dopo la vita. Un messaggio molto lungo che affronta molti temi attuali come quello della religione per concludere con il riferimento allo studio su avvistamenti nel cielo, oggetto negli ultimi anni di varie pubblicazioni nel mondo e trattati ripetutamente da note trasmissioni televisive.

“Sto studiando questo messaggio affascinata _ ha concluso Angela C. _ cercando di leggerne un pezzo al giorno, tra qualche difficoltà perchè è un po’ sbiadito _ con molto stupore e meraviglia. In un angolo della pergamena c’è un riferimento temporal

La bottiglia con il messagio
e relativo ad un mese di ottobre ma non si riesce a distinguere l’anno”.

La bottiglia con l’incredibile messaggio è stato guardato con molto interesse dai alcuni studenti termolesi e dai figli della donna che, per un attimo, hanno rivissuto l’emozione ed i sentimenti di colui che deve aver scritto la pergamena prima di affidarla alle onde dell’Adriatico.

Episodio che ha rievocato alla mente le vicende di una donna, questa volta americana che, destinata a morire, aveva lasciato le sue ultime parole d’amore verso il marito, proprio in una bottiglia “custodita” dal mare fino al suo ritrovamento. Una “love story” scritta da Nicholas Sparks in “Le Parole che non ti ho detto” che ha conquistato giovani ed adulti di tutti i continenti.

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Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa