Domenico Farina
TERMOLI – Va in scena l’ennesima farsa della Giunta Di Brino e l’ennesimo scempio a Termoli, ancora una volta a spese dei cittadini e della città. All’incontro pubblico con il comitato dei residenti del quartiere Sant’Alfonso, giustamente preoccupati per la nuova cementificazione avviata da questa amministrazione di centrodestra, il sindaco “amante della termolesità” -arrampicandosi penosamente sugli specchi!- tenta di irretire i presenti, scaricando le proprie responsabilità su atti amministrativi di un decennio fa, che riguarderebbero l’accordo di programma “sindacale” stipulato dall’allora sindaco Di Giandomenico con gli imprenditori della BLU Costruzioni, ma non ratificato in nessuna giunta o in nessun consiglio comunale dell’epoca.

Dopo che la Giunta Greco ha recisamente negato il permesso a costruire alla BLU Costruzioni, quest’ultima, intentando ricorso al TAR, è stata sonoramente sconfitta (Sentenza TAR n. 161/2007) peraltro, senza possibilità in quella sede di pretendere alcun indennizzo dall’amministrazione per ipotetici danni. L’ennesimo ricorso al Consiglio di Stato non avrebbe potuto che vedere la BLU Costruzioni ancora soccombente e con “le pive nel sacco”. Dunque, non si capisce davvero il perché della avventata scelta da parte della giunta Di Brino e della sua maggioranza di centrodestra di ratificare in tempi record l’accordo di programma e dare l’avvio dei lavori nella “zona verde” del Crocifisso. Le responsabilità di tale scellerata scelta sono da addebitare unicamente alla giunta comunale e al proprio sindaco Basso Antonio Di Brino, il quale, ha solo snocciolato un florilegio di patetiche bugie durante l’incontro con i cittadini, come ad esempio degli svariati milioni di euro di indennizzo che avrebbe dovuto questa amministrazione esborsare alla BLU Costruzioni in caso di diniego a costruire.

Ma il sindaco sa bene che non esistono atti o presupposti di nessun genere che legittimano o giustificano l’esigibilità di tali richieste, d’altro canto, come avrebbe potuto la BLU “battere cassa” nel momento in cui la propria richiesta di costruzione era stata formalmente rigettata e trovandosi persino in decadenza dei termini per il ricorso al Consiglio di Stato. La stessa commissione di cittadini, istituita in extremis dal sindaco per proporre osservazioni e compensazioni sull’opera, risulta chiaramente inefficace e una fuorviante “presa in giro” al comitato cittadino, infatti, questa avrebbe semmai dovuto essere costituita a monte del percorso, come prevedono le leggi, non certo a giochi fatti. Avendo la BLU ormai acquisito autorizzazione a costruire da parte di questa amministrazione, è facile immaginare quanto poco possa interessarsi alle pietose istanze della commissione e dei cittadini. Per completezza d’informazione, va pure ricordato che queste società di costruzioni sono prevalentemente interessate a ricavare massimo profitto dalle loro opere, noncuranti delle istanze ambientali e sociali, su cui dovrebbero invece interessarsi e vigilare la politica e gli amministratori. Peraltro, parrebbe trattarsi di alloggi di lusso, che verranno venduti a prezzi esorbitanti e praticamente senza alcun regime di concorrenza.

Tutto ciò in questa difficile e sofferta congiuntura sociale ed economica, dove semmai occorrerebbe più edilizia popolare e convenzionata, ma questa è un’altra storia… “La montagna ha così partorito il il topoBrino” questo, in estrema sintesi, è l’esito dell’incontro tra Basso e i cittadini del comitato di quartiere Crocifisso, un esito che non fatichiamo a definire deludente e offensivo per gli stessi cittadini. E’ evidente che tutta la vicenda, torbida e intricata, è infarcita a tal punto di ambiguità e di mendacità che a più di qualcuno potrebbe venire da pensar male sul perché di questa insensata accelerazione per favorire la lottizzazione del Crocifisso. Rifondazione Comunista di Termoli, insieme ad altre soggettività associative e collettivi, pensa che, al di là della cappa di bugie con cui la giunta Di Brino sta tentando di ammantare la vicenda e senza opporci al generoso lavoro della commissione cittadina, ci siano davvero seri e documentati estremi per proporre un ricorso alla procura ed ai vari enti competenti, affinché gli organi preposti avviino indagini e approfondimenti che facciano piena luce sulla faccenda.

Ribadiamo, inoltre, il nostro pieno sostegno e la nostra vicinanza al comitato di quartiere per ogni tipo di iniziativa vogliano porre in atto per osteggiare e bloccare la realizzazione di questo ennesimo eco-mostro. Invitiamo, per il futuro, i cittadini termolesi ad essere più attenti nell’esercizio del voto ricordando bene e smascherando chi si trincera dietro slogan e vacue promesse dal sapore stantio.

PER IL CIRCOLO del PRC TERMOLI
Il segretario Mimmo Farina

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1 commento

  1. battaglie
    Questo intervento è condivisibilissimo ma…. non pensate che la priorità deve essere data a battaglie per il mal governo del centro SX regionale vale a dire quinto assessore ed aumenti degli emolumenti ai consiglieri regionali?