CAMPOBASSO _ Nonostante gli impegni assunti dalla Regione Molise sia in sede istituzionale che con le rappresentanze sindacali, nei primi quattro mesi del 2010, i 200 operai forestali che da anni operano nella manutenzione del territorio e nella prevenzione incendi hanno lavorato 12 giornate complessivamente salvo alcuni che ne hanno fatto 17. Facile prevedere i disagi dei loro nuclei familiari che non si aspettavano, dopo il passaggio all’ARSIAM, di continuare a vivere le incertezze pregresse.

Il recente provvedimento adottato dalla Giunta Regionale riferito al triennio 2010-2012 merita alcuni correttivi se non si intende procrastinare lo stato di precarietà permanente in cui si trovano i forestali. Per questo ho depositato in data odierna una Mozione alla Presidenza del Consiglio Regionale tesa a impegnare la Giunta su tre aspetti :

1) Aumentare la dotazione finanziaria di fondi comunitari, nazionali e regionali, sugli interventi di prevenzione e manutenzione del dissesto idrogeologico del territorio;
2) Precisare che le risorse rivenienti dall’Unione Europea e finalizzate alla forestazione non possono essere distolti per altre e distinte attività;
3) Sancire con chiarezza che il piano triennale 2010-2012 con il relativo budget finanziario viene destinato a garantire il raggiungimento delle 151 giornate lavorative annue ai 200 operai forestali senza orientarli ad altri fini e per attività assegnate a Enti, Società o Associazioni differenti.

Senza alcun elemento di contrapposizione verso l’Assessore Regionale all’Agricoltura, sommerso dalla grave crisi del settore agricolo, dalla drammatica vicenda del settore bieticolo-saccarifero e dalle preoccupanti evoluzioni della filiera avicola dell’Arena Holding, chiedo una attenzione istituzionale meno astratta verso 200 famiglie che non meritano di essere rassicurate da interviste televisive che contrastano con la triste realtà di 12 giorni lavorativi in quattro mesi del 2010.

Michele Petraroia

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