Il porto di Campomarino
CAMPOMARINO – Il porto di Campomarino sarà gestito per il periodo estivo da un’associazione. L’Amministrazione comunale con una delibera di Giunta, la 49 di fine marzo, ha stabilito di assegnare, con un bando, la cura dello scalo da diporto per i mesi caldi durante i quali molti diportisti ormeggiano la propria imbarcazione nel porticciolo utilizzando la banchina completata.

Nell’attesa di riuscire a trovare un imprenditore italiano o straniero in grado di investire 5 milioni di euro nella struttura, l’esecutivo Cammilleri sta organizzando l’attività diportistica ordinaria estiva allo scopo di riuscire a racimolare fondi per poter poi riordinare l’area ed offrire almeno i servizi minimi agli assidui frequentatori. Attualmente sono ormeggiate 90 imbarcazioni di diverse grandezze. Fino a primavera 2013 i costi annui per lasciare l’imbarcazione nella struttura risultano molto accessibili.

Secondo le tariffe dello valide fino a maggio di quest’anno, un natante di 6 metri costa al proprietario 800 euro per la sosta di 12 mesi. Se, invece, la barca raggiunge i 10 metri la spesa sale a mille euro mentre se si ha uno “yacht” da 12 metri l’esborso ammonta a 1.200 euro annui. Negli ultimi anni il porticciolo è stato gestito dalla Lega Navale.

Quest’anno non è ancora nota l’associazione che dovrà occuparsene. Sul fronte delle tariffe, il Comune è impegnato in questo periodo in una riorganizzazione dei costi in vista della nuova stagione anche se, secondo testimonianze raccolte da più parti, non sembra intenzionata ad aumentare i prezzi quanto a stabilire dei costi per ogni tipologia di barca. Una ridefinizione delle tariffe sulla base della grandezza con una tabella più particolareggiata è il programma del Comune campomarinese che sta già lavorando su questo progetto.

Intanto i diportisti stanno già iniziando a ripulire le imbarcazioni in attesa del bel tempo per le prime uscite in mare. A loro, dell’inchiesta in corso sembra importare poco mentre sperano nell’arrivo di un operatore del settore in grado di “rimettere in sesto” lo scalo, completarlo e farlo “rifiorire” dalle sabbie mobili in cui si è arenato da diversi anni. Il capitale necessario: 5 milioni di euro non è da poco ma in Regione sono fermi altri 3 milioni di euro.

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Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa

2 Commenti

  1. per diportisti
    25 + 12 + 60 = 97 mila euro (versarti dal comune alle associazioni)… siete un pò lontani dai 5,5 milioni di euro per prendervi il porto. però siccome non risponderà nessuno al bando che non si sa che significa e perchè è stato fatto, allora potete sperare che il comune continui a stanziare soldi da regalarvi per farvi usare il porto come la vasca da bagno di casa nonostante i tantissimi milioni di euro pubblici già spesi