TERMOLI – Porto insabbiato e pericoloso, pescherecci in difficoltà all’imbocco e manovre di ingresso sempre più complesse. E’ la desolante condizione in cui da anni versa lo scalo marittimo della città, dimenticato in un angolo dagli amministratori molisani e comunali nonostante le richieste sempre più veementi dei pescatori, preoccupati per la difficoltà ormai acclarata di entrare ed uscire dal “canaletto”, la zona di accesso alla struttura.

Sono passati circa 15 anni dall’ultimo dragaggio dei fondali e, nonostante gli iniziali sforzi di riuscire ad ottenere il “placet” del Ministero all’Ambiente, nè amministratori regionali nè comunali nè altre autorità sono riuscite ad ottenere l'”ok”.

Nel frattempo, però, i marittimi sono costretti ad operare in una struttura molto insabbatia ed ormai vecchia e con troppi “acciacchi”. I sei metri di profondità della darsena sono ormai un miraggio.

Da anni i pescatori denunciano l’attuale miserevole condizione dei fondali ma sono altrettanti anni che restano inascoltati.

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Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa