TERMOLI _ “La chiesa è contro il sesso?” E’ questo il contenuto e la provocazione del secondo incontro del Cafè Teologico in programma giovedì p. v. 10 febbraio alle ore 20.45 presso l’accogliente e confortante struttura della Vida in via dei Palissandri, 8 a Termoli. La pastorale giovanile della diocesi di Termoli-Larino sta portando avanti il suo progetto di nuova evangelizzazione ottimamente iniziato con Luca di Tolve lo scorso mese che venne a Termoli per rispondere a un altro interrogativo: “Omosessuali si nasce?”. Il successo di partecipazione, riscosso dalla prima esperienza, fa ben sperare per questo secondo appuntamento. In campo sessuale, a una considerazione distratta e poco attenta, sembra che la chiesa, con la sua morale e la sua dottrina, opponga continuamente una serie interminabile di no, di divieti, di privazioni, di astensioni.

Addirittura tutto questo è classificato come un atteggiamento retrogrado, controtendenza, proibizionista e poco aperto alle necessità, alle mode, alle pulsioni e alle esplosioni ormonali. Forse non è proprio così. Al momento della creazione, come riferisce il libro della Genesi, Dio, dopo aver creato l’uomo e la donna, quasi con espressioni di auto compiacenza, riconosce che ciò aveva fatto “era cosa molto buona”. “Maschio e femmina li creò” affidando a essi un compito specifico: “Siate fecondi e moltiplicatevi”. La sessualità appartiene a quella complessa sfera di relazioni di cui l’uomo è generatore e consumatore, ma non può essere relegata a semplice e depauperante genitalità. E’ ben altro. A parlarne e rispondere alle eventuali provocazioni, attraverso domande da parte degli intervenuti, saranno i coniugi Daniela e Maurizio Bellomaria della diocesi di Roma, coppia cooptata nel Consiglio nazionale dell’Azione cattolica (Ac).

Lei è impiegata e lui è un insegnante di religione. Nel passato, Daniela, è stata presidente diocesana dell’Ac di Roma e attualmente, entrambi, sono i responsabili dell’area “Famiglia e vita” del Centro Nazionale di Azione cattolica e sono anche membri della Consulta nazionale di Pastorale Familiare della Conferenza Episcopale Italiana. Gli ingredienti ci sono tutti per poter offrire un’esposizione tematica competente in una realtà dove regna molta confusione e dove il “relativismo etico”, più che in altre scelte, sembra essere dominante e prevalente. Non resta che cogliere l’invito ed essere presenti al prossimo Cafè Teologico per ascoltare, intervenire, proporre, interrogarsi alla luce dell’insegnamento della chiesa in una materia così importante nella vita relazionale e sentimentale di ogni persona.

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