Mancinelli sottolinea la gestione poco trasparente del partito guidato dal “leader” nazionale Antonio Di Pietro

LARINO _ Domenica 8 novembre, sulla stampa regionale, è stata resa nota la volontà da parte di 23 autorevoli membri dipietristi di mettere fine alla loro attività politica all’interno del partito. Pur essendo nella lista dei 23 e condividendo le motivazioni che hanno spinto i dissidenti ad abbandonare il partito, ho deciso di mettere in atto una protesta differente. Prima però, sento la necessità di esprimere la mia più piena vicinanza e solidarietà al Senatore Giuseppe Astore, la persona che più di tutti ha saputo garantire in questo periodo la crescita del partito nel Molise, assicurare una visione politica ben precisa, creare un gruppo di persone serie e di saper interpretare al meglio il messaggio del nostro Presidente Antonio Di Pietro. Ritengo che averlo perso e con lui tutto il gruppo dei dissidenti, sia stata una perdita che non potrà essere ricompensata “dall’ingresso(?)” di nessun altro “gruppo(?)” alternativo. Sono stato combattuto fino all’ultima ora nel partecipare alla conferenza stampa tenutasi lunedì 9 novembre ma alla fine ho deciso di restare, di farlo in nome del progetto che ho intrapreso all’interno dell’Italia dei Valori. Ho deciso di mettere da parte la passione politica per non deludere tutte quelle persone che hanno fiducia e credono in me, in tutte quelle persone che in queste ore mi hanno contattato per pregarmi di non uscire, di continuare a lavorare nell’Italia dei Valori per non distruggere quello che tutti insieme abbiamo creato con tanti sacrifici. Sono certo che l’Italia dei Valori rappresenti l’unico partito nel quale si può credere per un cambiamento, penso che il nostro Presidente Antonio Di Pietro sia l’unica persona che possa garantire la tutela e lo sviluppo del Molise, però oggi l’Italia dei Valori presenta dei seri problemi che devono doverosamente essere affrontati per potersi presentare come vera alternativa di governo.

Oggi l’Italia dei Valori nel Molise vive una grande anomalia rappresentata da una gestione non trasparente e rispettosa delle regole che lo stesso partito si è dato, non vi è un serio coinvolgimento della base e non c’è il rispetto concreto e serio delle cariche democraticamente elette. Troppo spesso persone che non hanno cariche effettive all’interno del partito, o non fanno parte del partito, prendono decisioni importanti, troppo spesso il partito si è caratterizzato da discrepanze tra ciò che il Presidente Antonio Di Pietro proclama a livello nazionale e ciò che si attua a livello regionale e territoriale. Mi sento in obbligo di spendere anche due parole nei confronti dei nuovi ingressi avvenuti pochi giorni fa, ingressi che non vedo di cattivo occhio se non per il fatto che rappresentano il solito modo di fare politica, quella prassi politica caratterizzata da soggetti che cambiano troppo spesso collocazione partitica uscendo e entrando in base a ciò che li si promette e a ciò che possono ottenere.

Sono convinto che se l’Italia dei Valori vuole consolidare nel Molise i voti che ha ottenuto nelle ultime tornate elettorali deve avere il coraggio di attuare ciò che il nostro Presidente professa tutti i giorni, di puntare su persone nuove, giovani, professionisti, membri della società civile, a prescindere dal “pacchetto” di voti che ognuno porta in dote. Moralità, coerenza, trasparenza nelle regole interne del partito, onestà politica e morale, facce nuove e rinnovamento nelle idee e nelle persone, meritocrazia vera e assenza di nepotismo, coraggio di cambiare nelle idee, nei fatti e nel modo di intendere la politica. Questi sono i principi che il partito deve attuare perché questi sono i principi che ogni giorno il nostro Presidente Antonio Di Pietro cerca di attuare. È proprio per questo che non posso uscire dal partito, perché solo l’Italia dei Valori può portare avanti le battaglie nelle quali tutti noi, persone oneste, crediamo. Nello stesso tempo, però, non posso rinunciare a rivendicare un partito migliore, un partito che sia nel nome e nei fatti “L’Italia dei Valori”. Piuttosto che uscire ho deciso di autosospendermi dalla carica di Presidente del Circolo Cittadino di Larino e da tutte le attività politiche, come segno di protesta nei confronti di un partito che sempre più spesso rinnega i suoi principi vitali.

Inizio una protesta interna, DA SOLO, fino al giorno del congresso nazionale e regionale nei quali voglio avere la possibilità di esprimere la mia voce, la voce di chi chiede il rispetto di tutti quei principi che fanno dell’Italia dei Valori l’unica vera alternativa di governo regionale e nazionale. Chiedo al Presidente nazionale Antonio Di Pietro di farsi garante della possibilità di farmi esprimere la mia voce, la mia mozione ai due congressi che ci saranno nei prossimi mesi, di portare una mozione che sia interprete del malessere che ormai tante persone vivono all’interno e fuori dal nostro partito. Il Presidente deve fare questo, lo deve fare per tutti quei molisani che credono nel suo progetto, nel nostro progetto, un progetto che però adesso necessita di una sana autocritica che si dovrà esprimere nel congresso e che permetta di far lavorare a chiunque ne uscirà vincitore, con l’appoggio di tutti. Crediamo in un’Italia dei Valori ma in un’Italia dei Valori diversa e con la voglia di cambiare e di proporre un’alternativa seria e convincente per lo sviluppo del nostro Molise.

                                                                                                                                              Stefano Mancinelli
                                                                                                                             PRESIDENTE AUTOSOSPESO IDV LARINO

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