TERMOLI _ Sono quasi 4 mila le firme raccolte dall’Idv nell’ambito della vertenza acqua attivata dal partito insieme ad Arco Molise e Lega Consumatori. Lo hanno dichiarato oggi pomeriggio gli esponenti dell’Idv nel corso dell’incontro svoltosi al Majestic di Termoli a cui ha preso parte anche il portavoce nazionale Leoluca Orlando. Per l’Idv la gestione dell’emergenza acqua è stata errata. La situazione, seria che ha riguardato 9 comuni della costa molisana, non è stata affrontata nel migliore dei modi. La Class-action sull’acqua promossa in Molise, secondo Orlando, è unica in Italia.

“Nei prossimi giorni – ha detto il segretario provinciale IdV di Campobasso e legale di Lega Consumatori e Arco Molise, avv. Domenico de Angelis – notificheremo e depositeremo in cancelleria presso il tribunale di Roma l’atto per il risarcimento dei danni subiti dai cittadini di diversi comuni del Basso Molise a causa dal fenomeno della presenza dei trialometani nell’acqua oltre la soglia limite prevista dalla legge. L’incresciosa situazione ha visto subito il fattivo intervento a tutela dei cittadini da parte dell’IDV che, unitamente ad alcune associazioni dei consumatori (Arco Consumatori, Federconsumatori e Lega Consumatori), ha promosso una class action al fine di ristorare i cittadini dei danni così subiti. La class action di IdV e delle associazioni dei consumatori coinvolte è la prima promossa in Italia contro enti pubblici e ha visto la sottoscrizione di quasi 4000 persone. E’ questa un’occasione importantissima per la formazione di una coscienza civica in una realtà in cui domina il “sistema” fondato sul vassallaggio e sulla distribuzione di prebende e privilegi.

Un “sistema” – sottolinea De Angelis – che ignora i principi fondamentali del comune vivere civile nella tutela dell’interesse e del bene comune”. L’atto introduttivo del giudizio sarà notificato e depositato presso il Tribunale di Roma nei prossimi giorni in attesa dell’ordinanza di ammissibilità che l’Autorità Giudiziaria vorrà emettere, cui seguirà il deposito delle firme di tutti coloro che hanno già aderito e di quanti altri vorranno ancora aderire nel termine di 120 giorni dall’emanazione dell’ordinanza stessa.

L’azione mira a far ottenere un risarcimento pari a 1.000,00 Euro per il danno patrimoniale dovuto ad esborsi sostenuti per la mancata erogazione dell’acqua, come da contratto, e per il danno morale che coincide con il danno da evento rovinato in quanto il fenomeno dell’inquinamento dell’acqua si è verificato a ridosso delle festività natalizie. Il danno da evento rovinato – spiega – è risarcibile quando il produttore o gestore di un servizio non dimostri di essersi attivato in ogni modo possibile al fine di garantire l’erogazione del servizio, se non dal punto di vista qualitativo, almeno dal punto di vista quantitativo così come la giurisprudenza di merito si è già espressa. Rivolgo un ringraziamento alle associazioni dei consumatori coinvolte e all’Italia dei Valori che ha avvertito l’importanza dell’iniziativa mettendo , come sempre , a disposizione dei cittadini e di questa battaglia per il bene comune tutto il suo impegno e le sue forze”.

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