ISERNIA _ La riforma della scuola voluta dal governo di centro-destra sta per abbattersi come un ciclone sulla già preoccupante realtà  territoriale della Provincia di Isernia. La politica dei tagli indiscriminati nella scuola voluta dal Ministro Gelmini avrà effetti devastanti in tutta la Provincia, con la reintroduzione del maestro unico e l’abolizione delle compresenze si passerà da un organico di 388 docenti ad uno di 295 con la perdita di ben 93 posti, con tutto quello che comporterà sui livelli occupazionali e sulla triste e nota condizione dei precari. Tutto ciò rappresenta una vera mannaia su un territorio già fortemente penalizzato e in particolare per le aree interne dove ci sarà il rischio, quasi certo, della soppressione di moltissime pluriclassi e di un accorpamento indiscriminato.

Senza tener in nessun conto le diversità  territoriali, a pagare di più saranno ancora una volta le aree più deboli della Provincia di Isernia dove gli effetti saranno a dir poco devastanti, mettendo a forte rischio la già difficile sopravvivenza di tali comunità.Le conseguenze drammatiche che scaturiranno da tali provvedimenti devono portare ad una mobilitazione generale di tutti coloro che hanno a cuore la sopravvivenza delle aree meno popolate della provincia e coinvolgere tutti nella ricerca di soluzioni appropriate.È necessaria, pertanto, l’istituzione, presso l’assessorato competente, di una task-force in grado di coinvolgere tutti i soggetti interessati in grado di individuare le situazioni di sofferenza generatesi e di permettere  alla Regione un intervento diretto e con propri mezzi al fine di garantire un pieno diritto allo studio. 

                                                                                                                               Consigliere regionale del Pd Danilo Leva

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