TERMOLI _ La carenza di personale nell’ospedale San Timoteo di Termoli e la necessita’ dei dipendenti di fruire di ferie e riposi durante la stagione estiva ha convinto l’Asrem a procedere con l’accorpamento dei reparti. Si tratta del primo esperimento in tal senso. La conferma arriva dagli operatori dell’ospedale che, secondo una delle ultime decisioni dell’Azienda sanitaria, devono poter fruire delle ferie non godute dello scorso anno, dell’anno in corso e dell’anticipo di quelle del prossimo anno. Per alcuni infermieri, in particolare, si tratta di restare a riposo per diverse settimane ed i reparti, in tal modo, resterebbero sguarniti in un periodo in cui gli utenti raddoppiano per l’arrivo di turisti sulla costa molisana.
Per ovviare a questo inconvenziente e nel contempo permettere ai paramedici di riposarsi, l’azienda sanitaria ha pensato a tale soluzione che non sembra dispiacere troppo ai dirigenti delle divisioni ed agli stessi operatori. La mancanza di infermieri ha determinato non pochi problemi nella gestione dei reparti impedendo agli operatori in servizio di effettuare i riposi necessari per poter affrontare i turni con serenità.
La proposta, presentata ai primari nei giorni scorsi, e’ ora al vaglio dei “camici bianchi” per stabilire l’organizzazione definitiva degli accorpamenti. Il reparto di Pediatria, sulla base delle prime analisi delle divisioni e del personale, sara’ accorpato con l’Otorino, l’Ostetricia e Ginecologia con il nido, il Pronto soccorso dovrebbe essere annesso all’Urologia ma quest’ultima non è ancora definita.
Fino a questo momento il progetto non è stato accolto in maniera negativa nè rigettato a priori. Gli operatori ospedalieri sono cauti in attesa della decisione finale sulle “annessioni”. “Non è malvagia l’idea, anzi. In questo modo sarà possibile riposarsi senza bloccare completamente il reparto e più in generale il funzionamento del San Timoteo _ hanno dichiarato alcuni dipendenti _. Gli accorpamenti, però, devono essere azzeccati“. Le opinioni sono differenti e variegate tra scettici e più ottimisti ma per tutti il dato più rilevante e la possibilità di poter fruire delle “sacrosante” vacanze.