Michele Marone
TERMOLI – “Secondo le ultime notizie, gli impegni presi dal sindaco di Termoli e dal presidente della regione nel consiglio comunale di Termoli del 21 luglio 2014 evidentemente non sono stati formalizzati in atti e provvedimenti da parte del presidente della regione Paolo di Laura Frattura in qualità di sub commissario alla sanità e comunque dal consiglio regionale. Infatti stando alle ultime notizie, si starebbe nuovamente paventando, sul punto, l’inerzia degli organi regionali tant’è che il decreto Balduzzi parla chiaro e smentisce al momento qualsiasi rivisitazione di quanto già annunciato più volte dal presidente della regione. Una situazione che penalizzerà più che mai i residenti del basso Molise che oltre alla soppressione del Vietri dovranno assistere anche alla riduzione dei reparti dell’ospedale San Timoteo di Termoli. Ricordiamo la visita del presidente della regione a poche ore dal voto per Termoli, una visita voluta per costatare lo stato dell’arte che, pero’, da quel giorno non sarebbe mutato di una virgola. Già in quei giorni annunciai tramite manifesti pubblici cio’ che era contenuto all’interno del piano sanitario predisposto dai tavoli romani con tanto di numeri a supporto e che praticamente generava lo smembramento del nosocomio termolese.

Situazione che oggi ci troviamo nuovamente ad afforntare se è vero che tra sei mesi ed in modo graduale potrebbero essere soppressi reparti come Ginecologia, Pediatria, Otorino e Urologia. Certo è vero che bisogna provvedere ad una razionalizzazione dell’offerta sanitaria in Molise, ma è anche vero che per procedere alla stessa bisogna considerare le situazioni locali in concreto. Ovvero si ribadisce che il centro ospedaliero termolese in virtù della sua posizione strategica sul territorio non dovrebbe subire nessun taglio.

Anzi, l’attività ospedaliera del San Timoteo dovrebbe essere implementata e potenziata sotto il profilo delle emergenze proprio perché si trova ubicato in una zona cosiddetta di frontiera ed al centro delle principali arterie infrastrutturali e raggiungendo numeri elevati di utenza durante i mesi estivi per la frequentazione turistica.

Si ribadisce quindi, non per un profilo di natura campanilistica, bensì per ragioni decisamente obiettive l’importanza della considerazione dei servizi sanitari che sul territorio devono essere garantiti a tutti i cittadini nella loro interezza e questo in ossequio al puntuale disposto normativo contenuto nella Costituzione all’articolo 32: Il diritto alla salute. Pertanto torno a sollecitare gli organi regionali competenti ed in particolar modo il consiglio regionale tutto a voler affrontare di petto ed una volta per tutte tale situazione per evitare di far decidere la gestione e l’offerta sanitaria molisana da tavoli governativi”.

Il consigliere comunale Michele Marone

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