“Rispolverato”, dunque, il progetto dell’ex assessore ai lavori pubblici Mario Di Blasio che, durante il suo mandato, aveva annunciato proprio tale progetto ovvero il “traforo” nel centro di Termoli per collegare lo scalo marittimo con il lungomare nord.
“L’intervento risponde, in un colpo solo, alle due grandi criticità storiche di Termoli che attengono alla mobilità urbana – ha proseguito Sbrocca -: il tunnel, infatti, consente di giungere al cuore della città senza attraversare il centro, mentre il parcheggio diventa il luogo ideale dove collocare le autovetture senza invadere il centro. La conseguenza naturale è liberare dal traffico le tre aree più belle della città ottocentesca che si affacciano sul mare. Pozzo Dolce, P.zza S.Antonio, P.zza Montecastello potranno diventare così un unico grande belvedere che riporta la città al mare”.
Si punta poi alla realizzazione del Centro commerciale naturale, un progetto lanciato dall’ex sindaco Remo Di Giandomenico durante il suo ultimo mandato da primo cittadino.
“Altro risultato, altrettanto fondamentale, è la conseguente progressiva pedonalizzazione del Corso Nazionale e delle sue traverse che potranno essere riqualificate e valorizzate per accogliere il Centro Commerciale Naturale. Altro obiettivo è quello di creare altro parcheggio interrato nella zona stazione con riqualificazione dell’area sovrastante. Dette opere, risolveranno definitivamente la necessità di stalli dal mare alla ferrovia, liberando dal traffico tutta la zona ottocentesca di Termoli – ha spiegato Sbrocca –. Realizzando, inoltre, l’accesso al parcheggio da via Dante, le autovetture provenienti dalle fasce più periferiche della città potranno recarsi in centro senza attraversarlo. Nella valutazione delle opere strategiche della città non bisogna dimenticare le periferie”.
Si pensa a delle aree di sosta comuni nei quartieri della città. “Termoli negli ultimi quarant’anni ha visto più che raddoppiare la sua popolazione. Il senso di una comune appartenenza, però, non è cresciuto di pari passo con l’aumento del patrimonio demografico ed abitativo. Riqualificare le aree periferiche della città dovrà essere un impegno preciso per questa amministrazione. Si intende, quindi, partire con un interessante esperimento pilota di riqualificazione delle aree periferiche attraverso la creazione di uno spazio comune di sosta e di aggregazione a servizio di tutto il quartiere. Dovrà essere un progetto per la realizzazione del quale i cittadini del quartiere saranno i protagonisti a partire dalla progettazione fino alla sua realizzazione e fruizione”.
Comunicazione
Perche non fare una metropolitana da San pietro fino al centro in modo che le auto non entrano in citta e trovano parcheggio in periferia.? Pensateci…