Sorella, nel corso di un’assemblea sindacale svoltasi a gennaio del 2008 presso l’istituto Boccardi della città adriatica, si era lasciato andare a frasi offensive e lesine dell’onore della sindacalista, appartenente ad una rsu, assente all’incontro. La stessa, informata dell’accaduto dai presenti alla riunione, decise di querelare Sorella per la sua poco felice “uscita”.
Il sindacalista, difeso da due avvocati di cui uno arrivato da Napoli, il legale Domenico Di Criscio, non ha visto accolte le sue tesi difensive. Il giudice di pace oltre a ritenerlo responsabile della diffamazione lo ha condannato anche al risarcimento, in via simbolica, della somma di 600 euro. La richiesta della cifra è stata avanzata dall’avvocato di parte civile, il penalista Vittorio Facciolla assessore regionale all’agricoltura.
Il 9 luglio 2015 il giudice del Tribunale di Larino, è tornato sul caso, ed ha emesso sentenza di non doversi procedere nei suoi confronti per particolare tenuità del fatto.
