Lo scultore Michele Carafa e la preside Marina Crema

TERMOLI – Gli studenti della scuola “Schweitzer” protagonisti di un murales dedicato al fumettista tra i più noti in Italia, Benito Jacovitti, di origine termolese, di cui il prossimo mese di marzo ricorre il centenario della nascita.
I bozzetti del lavoro sono stati presentati, ieri, nell’auditorum della scuola dai ragazzi delle classi 3B, 2A e 2C seguiti dalla docente Carla Di Pardo, ideatrice del progetto artistico e della manifestazione di ieri.
L’iniziativa si è sviluppata nel “Laboratorio delle Idee” della scuola in collaborazione con le classi quarte della Primaria di via Stati Uniti. Il murales sarà inaugurato il prossimo mese di marzo in occasione degli eventi dedicati all’artista italiano.
La conferenza di ieri, coordinata dalla preside Marina Crema, ha visto la partecipazione in collegamento on line di Edgardo Colabelli, Coordinatore Nazionale Jacovitti Club e Fondatore della Casa Museo di Roma che il prossimo anno sarà riaperta al pubblico dopo la lunga pausa dovuta al Covid. Presente lo scultore Michele Carafa che ha realizzato la statua del fumettista situata lungo Corso nazionale che ha tenuto una lectio magistralis, l’Assessore alla Cultura del Comune di Termoli Michele Barile, la docente coordinatrice dell’iniziativa Carla Di Pardo.

La conferenza stampa delle presentazione del progetto del murales dedicato a Jacovitti

“Jacovitti era una persona generosa, spesso regalava i suoi disegni. Come artista, è sicuramente tra i migliori. Lui si dedicava anche alla grafica con oltre 150 campagne pubblicitarie realizzate. Iniziava alle 8 del mattino davanti al tavolo da disegno e terminava nel tardo pomeriggio. Era una persona molto simpatica e gli piacevamo gli scherzi. La domenica – ricorda Colabelli, amico del fumettistainsieme ad un gruppo di amici si vestiva da cowboy imitando Cocco Bill, il suo personaggio più famoso, scendeva con loro in strada con armi giocattolo scherzando tra loro”.
Jacovitti, nato a Termoli, ha vissuto in città per sette anni circa. Abitava vicino la ferrovia dove il padre lavorava, in Corso nazionale; poi i trasferimenti a Ortona, Civitanova Marche e Firenze.

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Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa