E’ facile e comodo cavalcare l’onda del momento, fomentando malumori per tornaconto personale, inveire sui media e poi, sorridere, promettere la guerra per poi assumere (nei momenti più importanti: vedi incontro con il Prefetto) l’atteggiamento dell’agnellino, parlare moderatamente o addirittura tacere durante il confronto, lo stesso confronto del quale si è fatto un vessillo di lotta; altra cosa è dire le cose come realmente sono, assumendosi la responsabilità di quello che si dice anche se può risultare impopolare. Il Sindaco Cammilleri messo al corrente, nei primi giorni del mese di maggio, della partecipazione di due strutture di Campomarino al bando della Prefettura per ospitare gli immigrati, ha sempre affermato che Campomarino e la sua cittadinanza non sono contrari all’accoglienza, e la storia lo dimostra, ma tale eventuale accoglienza deve essere fatta secondo criteri adeguati senza compromettere la sicurezza e le potenzialità turistiche/ricettive del territorio; tali istanze sono state comunicate a SE il Prefetto di Campobasso nella riunione tenutasi il giorno 28 maggio 2015 (incontro fissato da tempo), unitamente alla richiesta di posticipare all’autunno gli eventuali arrivi, e riportate dal Sindaco alla cittadinanza durante il confronto tenutosi lo stesso giorno in sala consiliare.
Il giorno 26 maggio, durante la conferenza dei capigruppo si è discusso dell’opportunità di convocare un Consiglio Comunale monotematico sull’argomento, il 29 maggio il Comune, tramite la sua pagina Facebook ufficiale, ha comunicato che a breve sarebbe stato convocato tale Consiglio Comunale ed il giorno 1 giugno la minoranza ha presentato al protocollo la richiesta di un Consiglio Comunale monotematico; la seduta è stata fissata per il giorno 16 giugno alle ore 16.00. Durante la seduta di Consiglio svoltasi in adunanza aperta, probabilmente, la diffusione della comunicazione da parte del Ministero dell’Interno che la Regione Molise ospita un numero di immigrati superiore a quello previsto e che forse non arriveranno più, ha tranquillizzato molte persone, solo un cittadino ha espresso la propria opinione. Per la minoranza sono intervenuti Antonio Saburro e Luigi Romano, non c’è traccia di parole di Vincenzo Cordisco che però poi lamenta il silenzio degli altri. È stato condiviso un unico documento che poi però è stato firmato da tutti tranne che dal Consigliere Saburro che ovviamente il giorno dopo ha cercato di prendersi la paternità anche di una delibera a cui ha votato contro. Ma del resto ci sono assessori provinciali che riprendono la paternità di delibere del consiglio comunale pur non partecipando alla seduta…
“Abbiamo fatto approvare….. Ci siamo riusciti!”… Se la minoranza può vivere di illusioni, chi amministra deve restare con i piedi ancorati alla realtà ed essa è che, pur nella speranza che si scelgano altri luoghi per ospitare i profughi, l’iter dei bandi prosegue, e nulla esclude che a Campomarino possano arrivare queste persone bisognose di aiuto, perché di persone si tratta, nonostante SE il Prefetto abbia ascoltato le nostre richieste. Per concludere, vorremmo chiedere scusa ai Consiglieri di minoranza se abbiamo causato loro qualche apprensione, percepibile dai loro ultimi comunicati, circa il livello della nostra dignità ed autonomia; a loro diciamo di stare tranquilli, li informiamo che all’interno del nostro gruppo “NOI CAMPOMARINO” regna sovrana la democrazia e democraticamente prendiamo le decisioni; delle quali, oltretutto, non ci vergognamo, anzi, di esse ci assumiamo la piena responsabilità nei confronti di tutti i cittadini. Ovviamente, voi potrete anche non condividerle perché ognuno ha le proprie idee, le proprie ideologie ed i propri sentimenti, secondo Nietzsche “non esistono fatti, solo interpretazioni”. Ogni bieco tentativo di ridicolizzare il nostro operato appare grottesco e se può sembrare strano che non abbiamo sentito la necessità di proporre interventi individuali durante il Consiglio Comunale, essendo sufficiente che l’idea del gruppo fosse espressa dal Sindaco e dal Presidente del Consiglio, sarà perché non abbiamo questo smisurato bisogno di essere ammirati, di essere esibizionisti. Amministrare un Comune vuol dire farsi carico di onori ma soprattutto di oneri, agire responsabilmente e accettare i malumori anche quando vengono prese, da altri organi, decisioni impopolari, ed è quello che noi stiamo facendo da quando ci siamo insediati.
“NOI CAMPOMARINO”