Premio Lino Basilico
Premio Lino Basilico
Una serata d’Agosto all’insegna della “termolesità” verace, con tante iniziative che hanno animato la spiaggia della “Bahia Azzurra” sul lungomare sud di Rio Vivo: dalla poesia in dialetto al cabaret, dalla musica ai proverbi, dai racconti marinari alle prove culinarie preparate in diretta con la degustazione finale delle squisitezze della cucina locale. Organizzata dall’Associazione culturale “Salviamo il Termolese” e patrocinata dal Comune adriatico, la serata, guidata dal mattatore Basso Caruso, e dall’estro di Basso Del Casale, ha rievocato i magnifici versi in vernacolo del poeta termolese Lino Basilico,  recentemente scomparso e a cui è stato dedicato il Premio. Nel corso della serata è stata annunciata la vincitrice del “Premio Lino Basilico”: a salire sul podio la poetessa termolese Rosa Sciarretta le cui poesie sono state molto apprezzate dal pubblico. Sul palco altri poeti e personalità importanti che ogni giorno fanno grande quella termolesità portandola oltre i confini locali. Tra questi Giovanni De Fanis, tra l’altro componente della giuria per l’assegnazione dell’ambito Premio, Enzo Ragni, Concetta Menadeo e Nicola Palladino. Termoli così, dà pieno sfogo alla sua particolare effervescenza in fatto di poesia e cultura autoctona, facendo registrare quasi una controtendenza rispetto agli altri anni. Merito di Basso Caruso che, come sempre, sa cogliere nel segno, sa provocare, sa solleticare l’animo dei termolesi d.o.c., proponendo serate a tema e coinvolgendo il pubblico sul filo dei ricordi di un lontano passato fatto di sapori, di odori, di tradizioni, usi e costumi che hanno fatto la storia di questa nostra città. 

Poesia, musica, risate, sapori…
e un cielo nel quale le stelle sono riuscite ad legarsi indissolubilmente al mare, quel mare che conserva intatte le memorie degli avi, le storie appassionanti e quei “tavitte” che incuriosiscono ancora vecchie e nuove generazioni. Sono stati questi gli ingredienti magici che hanno regalato ad un pubblico numeroso ed attento una serata elettrizzante
 

L’atteso evento, presentato da Lucia Checchia e allietato dalla “verve” comica della “Gialappa’s Termolese” formata dal duo Micky Guidetti e Mario Ianieri, è stata acceso dai ritmi del complesso musicale “Ipanema Grouve” di Termoli e dalle magie della vocalist Natalia Biondelli.
Una notte ricca di sentimento, nostalgia, riso, come nel caso di alcune scenette comiche interpretate da un goliardico e giullaresco Basso Del Casale. Ma anche una serata di silenzio e riflessioni. Uno dei più grandi poeti italiani, Giuseppe Ungaretti, riteneva che il silenzio rappresentasse la condizione indispensabile dalla quale la poesia nasceva e nella quale rimaneva avvolta. Non a caso i versi sono disposti verticalmente per rievocare graficamente il silenzio.
A turno, gli ospiti della serata, hanno speso tante parole a favore della poesia dialettale e del dialetto in generale, sottolineando la necessità di riscoprirlo. Il dialetto infatti ci ricorda come eravamo, qual è la nostra casa, i nostri affetti e riesce a farci mantenere un rapporto vivo con le nostre radici.

La serata si è conclusa con la degustazione dei piatti tipici della cucina termolese preparati con cura dal cuoco Bruno Farella: dalle “laganelle cu sughe di pelose” ai “tubettin cu pesce da petarole”; dalle “secce richiene coi pesill” ai “pulepe in pregatorie”. I maccheroni sono stati ammassati direttamente sulla spiaggia dalla maestria di Chiara e Pina.
Mi piace concludere dicendo che le radici storiche e quella termolesità verace che le nostre antiche famiglie riescono ancora a conservare sono il futuro di questo nostro mondo che cammina veloce, troppo veloce, egoisticamente veloce…ed anche che la poesia è l’unico elemento che ci consente ancora di fermarci un attimo e pensare!

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