Luca FabrizioTERMOLI _. “Il Rock dalle origini a Woodstock”, il titolo del primo di una serie d’incontri in Biblioteca comunale dedicati al Rock delle origini, ovvero sul bel tempo che fu della musica. La passione coinvolgente del giovane ventiseienne Luca Fabrizio, con la collaborazione di Basso Caruso, hanno condotto una piacevole serata dove si è parlato dell’evoluzione del Rock dai  testi dei Beatles, al surf music dei Beach Boys, fino a quel tocco in più, a quella consapevolezza, anche intellettuale e filosofica che si avrà con Dylan.

Luca Fabrizio:Con Bob Dylan, abbiamo un punto: la nascita del rock. Il rock come era all’epoca, una macedonia di tante cose, che venivano dall’Inghilterra, elementi americani, il blues e la fusione di tanti generi. Un modo di fare le cose assieme, una specie di collante, una sorta di religione secolare …  e così cosa succede … dal 15 al 18 agosto del ’69 arriviamo a Woodstock, dove 500mila giovani si radunarono per un incontro con le menti più geniali dell’epoca, ma è appunto fondamentalmente il culmine di anni ed anni di controcultura. Nasce il Rock come genere musicale, le grosse case musicali capiscono che questo genere piace ai giovani e mettono sotto contratto gli Who, Led Zeppelin e i Deep Purple e nasce il Rock come lo conosciamo oggi”.

Basso Caruso: “Ricordo che nel ‘71, al cinema Moderno di Termoli, abbiamo visto le immagini di Woodstock per la prima volta”. Basso Del Casale dal pubblico, composto per lo più da giovani: “dove Dylan non partecipò a seguito di un incidente in moto”.

Quindi sul tema si tornerà a parlare nei prossimi incontri con Luca Fabrizio, durante i quali sarà anche ascoltata la musica. “Questa sera decideremo il prossimo incontro dove si parlerà dei dischi , – conclude Luca Fabrizio- dove si ascolterà la musica, ed io presuntuosamente lo dico: ascolteremo due dischi, molto di parte, degli Who e dei Led Zeppelin IV”.

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Tony Cericola
Web designer, videomaker, editore, copywriter e blogger. Da quando è nata internet mi occupo di costruire strategie digitali per le aziende. Il mio lavoro consiste nel trovare un punto di contatto creativo tra il mondo digitale, dei social media e gli obiettivi dell’azienda, costruendo un piano strategico ed editoriale. È importante individuare gli strumenti giusti, il budget e i canali media a disposizione per non disperdere le energie.