altLARINO – Torna in Tribunale, questa volta a Salerno, il caso di Nicola Di Paolo, l’uomo scomparso da Larino nel luglio 2007 e per la cui sparizione era stata condannata la moglie Anna Vincelli a 14 anni di reclusione per omicidio volontario e ad 1 anno di reclusione per favoreggiamento, l’infermiere, amico della donna Domenico Ciarlitto. La Vincelli era stata ritenuta responsabile della presunta uccisione del marito con sentenza di maggio 2013 dalla corte d’Assise d’Appello di Campobasso.

La Corte di Cassazione il 15 luglio scorso ha annullato le condanne e rinviato al Tribunale di Salerno il processo, ripartito ieri. I giudici romani diedero seguito alle tesi del pool difensivo composto dagli avvocati Giulia Buongiorno e Michele Urbano per Anna Vincelli e da Fausi Khalifh Iannucci ed Egidio Iannucci per l’infermiere. Della sparizione di Di Paolo si occupò anche la trasmissione “Chi l’ha visto?”. Il suo cadavere, fino ad oggi, non è mai stato ritrovato.

L’udienza, subito dopo l’apertura e l’espletamento delle fasi preliminari, è stato aggiornato al prossimo 20 febbraio per l’interrogatorio di 5 testi alcuni dei quali sono della difesa. Tra questi una famiglia di Campodipietra che l’avrebbero visto in alto Molise una settimana circa dopo la sua scomparsa. “Questi lo avrebbero riconosciuto da una foto segnaletica diffusa subito dopo la scomparsa di Di Paolo – ha spiegato l’avvocato Michele Urbano – e per questo le loro dichiarazioni sono molto attese”.

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