TERMOLI – Il direttivo della FLC CGIL esprime amarezza e sdegno per l’ennesima perdita di vite umane nel mare di Lampedusa, quelle del 3 ottobre e quelle di prima ancora, legate dalla stessa drammatica ricerca di una vita da vivere fuggendo da miseria, guerre e violazione dei diritti umani. Ma nell’esprimere lo sdegno, denuncia il tragico ripetersi di eventi presto dimenticati, persi in un quotidiano dove le priorità non riguardano più i diritti delle persone, la solidarietà umana e generazionale, la ricerca di un bene comune, negati dalla globalizzazione dei mercati e dalla mercificazione delle persone.
La crescita delle disuguaglianze è la conseguenza di un modello di sviluppo che concentra nelle mani di pochi la ricchezza, allarga la povertà e genera guerre in tutte le parti del mondo. Per questo l’Europa deve aprire un corridoio umanitario per concedere il permesso di soggiorno agli immigrati che fuggono da guerre, miseria, carestia. Lo sdegno senza l’azione è figlio dell’ipocrisia, rende placide le coscienze, ma non cambia la realtà.
E’ necessario che l’Italia e l’Europa riprendano un cammino legislativo di solidarietà internazionale, che guardi agli scenari di guerra, di fame, di carestia come luoghi dove indirizzare vere azioni umanitarie, perché il riconoscimento delle narrazioni culturali, sociali ed economiche avvenga senza esiti egemonici e sia portatore di uguaglianza e di diritti. Il direttivo della FLC CGIL, nel rispetto e nella piena attuazione dei valori della Costituzione, rinnova il suo impegno a perseguire politiche dell’Istruzione che abbiano l’inclusione come obiettivo, perché i figli dell’inclusione siano a loro volta portatori dei valori che da essa discendono e che insegnano a respingere le politiche separatiste e razziste e a praticare l’accoglienza come agire comune.
Si sollecita il Governo ad approntare un piano di intervento che faccia fronte alle tante emergenze che l’isola affronta nel disinteresse generale e si chiede con fermezza al governo Letta di cancellare la legge Bossi Fini e il reato di clandestinità, di chiudere i CIE e quindi di riformare la legislazione sull’immigrazione, mettendo in campo politiche di accoglienza, a partire da quella sullo ius soli. La FLC CGIL aderisce ed invita a partecipare alla giornata di mobilitazione nazionale dell’11 ottobre promossa da CGIL, CISL e UIL per chiedere una diversa politica in materia di immigrazione e asilo e che per il Molise prevede un presidio davanti la Prefettura di Campobasso. Inoltre la FLC CGIL accoglie l’invito della FLC CGIL della Sicilia a promuovere una iniziativa di solidarietà a Lampedusa le cui modalità saranno concordate con la struttura siciliana.