“Il dottor Ottaviani – dichiara il presidente di Molise Acque Sabatini – ha confermato che tale fenomeno probabilmente da addebitare esclusivamente alla presenza di materiale organico e alla sua reazione con il cloro usato per la potabilizzazione delle acque. Tali conclusioni , tuttavia, saranno suffragate da appositi studi, analogamente a quanto avvenuto per un caso simile in un invaso in Emilia Romagna. Ad ogni buon conto l’istituto Superiore della sanità fornirà sull’episodio e sulle sue cause una relazione tecnica a Molise Acque in modo da poter avere chiarezza e soprattutto evidenze scientifiche non soggette alla mutevolezza di questa o quella opinione. Ma non ci siamo voluti fermare qui. Con l’Istituto Superiore per la sanità costruiremo un rapporto duraturo che andrà oltre il singolo caso.
A questo proposito abbiamo già definito una ipotesi convenzionale che ci permetterà di avere costantemente al nostro fianco l’Istituto Superiore di Sanità e monitorare in modo continuativo la qualità delle acque che la nostra Azienda fornisce ai cittadini molisani. Mi sembra un passo di grande rilievo e la risposta migliore che si possa dare anche alle tante, e spesso inutilmente malevole, strumentalizzazioni che abbiamo ascoltato in questi giorni. Con questo accordo oltre ad avere il supporto di un istituzione di grande prestigio e caratura scientifica pensiamo di ridare la piena serenità ai cittadini e agli utenti molisani, serenità spesso turbata ad arte da operatori cinici interessati solo a trarre un ritorno personale e personalistico da ogni episodio”.