ROTELLO _ Il Consiglio Regionale del Molise, nella seduta di martedì scorso – 12 gennaio 2010 – dedicata alla discussione della Legge Finanziaria e del Bilancio di previsione, ha approvato il maxi emendamento presentato dalla Giunta Regionale, che ha accolto l’emendamento presentato dal Consigliere Michele Pangia, che riconosce al Comune di Rotello, attraverso l’istituzione di un apposito capitolo di bilancio (U.P.B. 202), la restituzione di una prima tranche delle royalties incassate dalla Regione Molise, che ammonta a 1,5milioni di euro, relative all’estrazione di idrocarburi in Contrada Piano Palazzo. L’assise ha inoltre approvato l’ordine del giorno proposto da Michele Pangia, che impegna la Giunta Regionale a vigilare sul processo di riorganizzazione della società concessionaria dei diritti di estrazione, con particolare riferimento alla salvaguardia dei livelli occupazionali in essere, dopo che nelle scorse settimane la stessa è stata collocata sul mercato in cerca di un possibile acquirente, suscitando la preoccupazione dei lavoratori impiegati. “Dopo anni di battaglie e rivendicazioni, siamo riusciti a far riconoscere al Comune di Rotello i diritti di estrazione petrolifera che, dal 1997 ad oggi, erano stati incassati dalla Regione Molise – ha spiegato il Consigliere Michele Pangia – Stando al decreto 625/96,infatti, la Regione incassa il 55% delle royalties dovute dall’Eni Agip, il Comune di Rotello soltanto il 15%, mentre lo Stato il restante 30%.
Da un conteggio effettuato, dal 1997 ad oggi, la Regione ha incassato oltre 3 milioni di euro, che ora, grazie al nostro intervento, saranno destinati allo sviluppo socioeconomico di Rotello. Con l’istituzione di un apposito capitolo di Bilancio regionale, che non pone dubbi sull’efficacia del provvedimento, la Regione si è impegnata ad assicurare al Comune una prima tranche, ammontante a 1,5 milioni di euro – ha commentato con soddisfazione Pangia – e sono fiducioso che anche la restante parte di royalties dovute dall’ente regionale sarà restituita alla comunità rotellese, per garantire, attraverso la stipula di un apposito accordo di programma, la realizzazione di interventi infrastrutturali e produttivi, capaci di assicurare sviluppo ed occupazione a beneficio dell’intera area del cratere sismico”.

La vicenda del petrolio presente nel territorio di Rotello parte da lontano, dal 1960, quando l’Eni Agip mise in funzione la Centrale “Torrente Tona” per l’estrazione ed il primo trattamento degli idrocarburi. Nel 1986, l’Eni Agip ha implementato la ricerca di petrolio e gas metano, aumentando il numero di pozzi di estrazione, potenziando di conseguenza l’impianto ed il numero di personale impiegato, che è passato da tre ad oltre venti unità lavorative. Nel 1999, inoltre, all’interno della struttura preesistente, è entrata in funzione una centrale di produzione di energia elettrica di 24 MW/h, alimentata dal gas metano estratto, che ha comportato l’assunzione di ulteriore manodopera. L’11 maggio 2009, però, l’Eni-Agip ha presentato un nuovo piano quadriennale nel quale è stata prevista la ristrutturazione degli assetti produttivi, con lo smembramento delle diverse concessioni attraverso la creazione di tre New Company e la loro conseguente collocazione sul mercato per la dismissione.

Decisione che ha suscitato notevole preoccupazione nelle parti sociali, tanto che a livello nazionale è stato indetto per il 24 giugno 2009 una giornata di mobilitazione e di sciopero generale del comparto chimico, che ha registrato la partecipazione di oltre il 90% dei lavoratori Eni-Agip. Nel frattempo, la stessa Eni-Agip ha presentato ed ottenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico l’autorizzazione alla ristrutturazione societaria, collocando sul mercato le tre New Company, puntando ad una dismissione completa entro il prossimo mese di marzo, senza che i sei gruppi industriali selezionati per l’acquisto abbiamo assicurato programmi di investimento capaci di salvaguardare i livelli occupazionali in essere. “Anche il pericolo sulla possibile perdita di occupazione è stato recepito dal Consiglio Regionale – ha concluso il Consigliere Pangia – che attraverso l’ordine del giorno che ho presentato, impegna la Giunta Regionale a vigilare sul processo di riorganizzazione intrapreso da Eni – Agip, con particolare riferimento alla salvaguardia dei posti di lavoro e per impedire nefaste ricadute sul tessuto socioeconomico regionale, derivanti dalla perdita delle royalties dovute per l’estrazione degli idrocarburi ”.

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