
“Non era mai accaduta una situazione del genere negli ultimi 20 anni – hanno proseguito i rappresentanti di categoria -. Con il prezzo dello zucchero dimezzatosi rispetto a qualche anno addietro, lavorare le bietole è diventato molto complesso. Al governo nazionale e regionale chiediamo impegni precisi urgentissimi ed indifferibili che mettano in condizioni l’azienda di aprire i cancelli. Sono stati fatti accordi integrativi che risalgono al 7 di maggio ed oggi ci siamo trovati questa doccia fredda. Ci auguriamo che i bieticoltori non vengano lasciati da soli. Abbiamo allertato tutte le istituzioni da De Castro, a Pittella, ai consiglieri regionali e sindaci. Oggi, purtroppo questo stabilimento, a queste condizioni non ha un futuro”.
Per Salvatore Montanaro del Cast: “la proteste c’è anche per la mancanza di certezze nell’immediato futuro e la mancanza di interlocutori seri. Siamo molto sfiduciati anche per come si sta gestendo la filiera dello zucchero. Mai si era verificata una disorganizzazione così totale”.
Oggi l’Assessore regionale all’Agricoltura Facciolla ha incontrato i bieticoltori nello stabilimento di Termoli. Durante il confronto, durissimo, alla presenza delle forze dell’ordine, non sono mancati momenti di tensione altissima.
L’attuale situazione di difficoltà è dovuta al crollo del prezzo dello zucchero. “Il prezzo dello zucchero è crollato nell’ultimo periodo, il prezzo a 400 euro a tonnellata è molto recente – ha commentato l’Assessore – per questo siamo nella situazione di oggi”.
Per quanto riguarda il futuro, la Regione Molise guarda ad una possibile riconversione dell’impianto qualora la produzione di zucchero dovesse mantenere i bassi livelli di remunerazioni, insufficienti a coprire i costi di coltivazione e trasformazione del prodotto. “L’impianto dovrà essere riconvertito o comunque non fare solo produzione di zucchero come fanno altri impianti che sono rimasti in Italia. Ciò a Termoli non è stato fatto, ora verosimilmente è tardi e si dovrà pensare, se il prezzo dello zucchero resterà così basso, ad una eventuale riconversione. La speranza è che il prezzo dello zucchero possa risalire o tornare ad essere concorrenziale”.