TERMOLI – Protesta dei bieticoltori davanti lo Zuccherificio di Termoli. Numerosi coltivatori con i rappresentanti di categoria: Salvatore Montanaro del Cast, Emilio Travaglini dell’Anb e Nicola Saracino del Cnb, si sono ritrovati davanti l’impianto saccarifero per manifestare dissenso rispetto alla grave situazione venutasi a crerare nel comparto molisano. “La campagna saccarifera che doveva partire l’11 luglio non è iniziata, i bieticolti non hanno ricevuto il saldo della produzione dello scorso anno da liquidare i primi del mese in corso e, come se non bastasse, non si sa nulla del futuro – hanno dichiarato Montanaro, Travaglini e Saracino -. La situazione è molto grave e stiamo attendendo gli esisti dell’incontro a Roma con i rappresentanti del Ministero di oggi pomeriggio”. La protesta, iniziata intorno alle 15, proseguirà fino a sera e non si escludono nuove iniziative da parte dei coltivatori di bietole infuriati per l’impossibilità di conferire la produzione di bietole per quale hanno lavorato un intero anno ed hanno sopportato dei costi. A peggiorare la situazione, la marcescenza già iniziata della coltura rimasta sui campi e pronta dal 1 luglio.
“Non era mai accaduta una situazione del genere negli ultimi 20 anni – hanno proseguito i rappresentanti di categoria -. Con il prezzo dello zucchero dimezzatosi rispetto a qualche anno addietro, lavorare le bietole è diventato molto complesso. Al governo nazionale e regionale chiediamo impegni precisi urgentissimi ed indifferibili che mettano in condizioni l’azienda di aprire i cancelli. Sono stati fatti accordi integrativi che risalgono al 7 di maggio ed oggi ci siamo trovati questa doccia fredda. Ci auguriamo che i bieticoltori non vengano lasciati da soli. Abbiamo allertato tutte le istituzioni da De Castro, a Pittella, ai consiglieri regionali e sindaci. Oggi, purtroppo questo stabilimento, a queste condizioni non ha un futuro”.
Per Salvatore Montanaro del Cast: “la proteste c’è anche per la mancanza di certezze nell’immediato futuro e la mancanza di interlocutori seri. Siamo molto sfiduciati anche per come si sta gestendo la filiera dello zucchero. Mai si era verificata una disorganizzazione così totale”.
Oggi l’Assessore regionale all’Agricoltura Facciolla ha incontrato i bieticoltori nello stabilimento di Termoli. Durante il confronto, durissimo, alla presenza delle forze dell’ordine, non sono mancati momenti di tensione altissima.
L’attuale situazione di difficoltà è dovuta al crollo del prezzo dello zucchero. “Il prezzo dello zucchero è crollato nell’ultimo periodo, il prezzo a 400 euro a tonnellata è molto recente – ha commentato l’Assessore – per questo siamo nella situazione di oggi”.
Per quanto riguarda il futuro, la Regione Molise guarda ad una possibile riconversione dell’impianto qualora la produzione di zucchero dovesse mantenere i bassi livelli di remunerazioni, insufficienti a coprire i costi di coltivazione e trasformazione del prodotto. “L’impianto dovrà essere riconvertito o comunque non fare solo produzione di zucchero come fanno altri impianti che sono rimasti in Italia. Ciò a Termoli non è stato fatto, ora verosimilmente è tardi e si dovrà pensare, se il prezzo dello zucchero resterà così basso, ad una eventuale riconversione. La speranza è che il prezzo dello zucchero possa risalire o tornare ad essere concorrenziale”.