TERMOLI – Oreste Campopiano, candidato Presidente della Provincia di Campobasso con la lista autonoma “Regione Nuova” si confessa a myNews. Parla della rottura con il Pdl, del perchè è arrivato ad una scelta così drastica, delle motivazioni che lo hanno condotto a candidarsi alla Presidenza di “Palazzo Magno” con una lista autonoma e, soprattutto, cosa intende fare per Termoli ed il Basso Molise.
Oreste Campopiano finalmente vuota il sacco e lo fa «senza veli».
Come mai ha deciso di candidarsi a Presidente della Provincia di Campobasso?
“È da tempo che ho avvertivo l’esigenza di un cambio di passo e di metodo della politica regionale e la necessità di programmare il presente ed il futuro specie del Basso Molise su basi nuove e su idee più vicine al territorio.
Avvocato, l’accusano di aver lasciato il centro destra dopo numerosi anni di collaborazione. Cosa risponde?
“Il centro destra nel Molise ha tradito le ragioni politiche, metodologiche e programmatiche per cui era nato. In particolare si è adottato un metodo che da un lato ha emarginato le energie culturali migliori, dall’altro ha premiato il trasformismo, l’incoerenza e l’atteggiamento servile di tanti interpreti delle istituzioni.
E’ un metodo che ho rifiutato e che rifiuto. È un metodo che sta inceppando le istituzioni e la loro funzione. Registro uno scollamento sempre più evidente tra società politica e società civile.
La mancata candidatura alle ultime comunali è tra le cause della sua rottura con il centro destra ed in particolare il Pdl?
“Assolutamente no, esistono momenti nei quali laddove non vi è condivisione bisogna avere anche il coraggio di fare un passo indietro. Io l’ho fatto l’anno scorso per coerenza pur segnalando ai partiti la mia disapprovazione rispetto al modello messo in campo che riproduce, nè più e nè meno, quello che già era stato adottato nelle comunali di Campobasso e quello che si sta adottando per le attuali provinciali.
Il tentativo, in ultima analisi, di giocare una partita truccata, distorcendo il senso della democrazia e del voto popolare, costruendo a tavolino una costellazione di liste in gran parte inconsistenti e comunque non espressioni di gruppi e movimenti che condividono effettivamente un programma di Governo.
Si dice che lei avvocato è un ingrato che oggi rema contro pur avendo avuto incarichi dal Pdl?
“È l’argomento di chi non ha argomenti e di chi non vuole affrontare i temi della politica che sono drammaticamente sul tappeto. Io sono stato componente del Nucleo di Valutazione dei Dirigenti Regionali che un organismo tecnico la cui costituzione è imposta da Legge dello Stato nel quale possono essere nominati solo coloro i quali hanno specifici requisiti soggettivi e curricula particolari.
Allorquando oltre 3 anni addietro cominciai a scrivere in libertà il mio pensiero sapevo bene che la nomina, scaduta nell’autunno scorso, non mi sarebbe stata rinnovata. Ad oggi io non rivesto nessun incarico di gestione politica e posso dire tranquillamente di non aver mai ricoperto alcun incarico di nomina politica. Credo che altri non possano vantare la stessa dignità, lo stesso curriculum e la stessa libertà di pensiero.
Come sono i rapporti oggi con il centro destra ed i suoi leader?
Laddove non è stato possibile da anni attivare il confronto perchè gli altri non lo hanno voluto, non resta che lo scontro aperto e senza barriere. Esiste una presenza oppressiva di un sistema degenerato ben identificato anche nei soggetti politici ed istituzionali contro il quale ho messo in camppo la mia persona nella coerenza, nella dignità, nella libertà. E mi auguro che i cittadini di Termoli e del Basso Molise in particolare ma anche di tutta la Provincia di Campobasso comprendano che è giunto il momento di liberarsi con il voto dal giogo e dai lacci di questa perversione politica che sta sottraendo risorse al territorio, consegnando modelli non condivisibili che producono danni, cito per tutti l’episodio dei trialometani che ha segnato il periodo natalizio e la vicenda del Cosib con tutto ciò che ha rappresentato non solo in termini giudiziari.
Avvocato quali iniziative intraprenderà per il Basso Molise in caso di elezione?
Innanzitutto cercherò di ridare a questo territorio ed alla gente la possibilità di parlare e di confrontarsi perchè al punto in cui è ridotta la politica mancano, per precisa volontà di chi la gestisce attualmente, le occasioni di confronto. Io credo che la democrazia è pluralità e non pensiero unico per cui attorno alla mia elezione avvierò un percorso di costruzione di una nuova classe dirigente fatta di giovani e di espressioni culturali provenienti della società civile. La Provincia può esercitare un delicato ed importante ruolo di raccordo specie in una zona territoriale ove le concentrazioni antropiche sono polverizzate.
Penso in particolare ai servizi che, se gestiti su base comprensoriale, possono essere ottimizzati in termini di costi e soprattutto di efficienza. Mi sia consentito, però, di fare una considerazione finale che nasce dal particolare “interesse” che questa tornata elettorale sta suscitando con la presenza qui in Molise di ministri, uomini di governo e leader nazionali di partito. Non era mai accaduto in precedenza, segno evidente che ormai è in gioco il sistema ed il suo istinto di conservazione.
Mi auguro che la laboriosa gente molisana sappia trovare il modo per disarticolare o quantomeno per dare un segnale forte ad un centro destra avvitato su posizioni insostenibili e ad un centro sinistra che si frammenta in maniera da destare concreti sospetti sulla sua effettiva volontà di giocare una partita nuova.
x redazione My News
Nel leggere l’intervista dell’avvocato Annibale ho appreso che quali componenti del Nucleo di Valutazione dei Dirigenti Regionali, organismo tecnico la cui costituzione è imposta da Legge dello Stato, possono essere nominati solo coloro i quali hanno specifici requisiti soggettivi e curricula particolari. Per quanto precede si prega codesta redazione spiegare agli elettori quali sono questi requisiti richiesti, chi sono attualmente i membri del Nucleo di Valutazione e se questi hanno una tessera o qualche simpatia politica. Penso che questo incremento di notizie sicuramente aiuterà a dare maggiore credibilità a quanto asserito dal nostro intervistato.
L’avvocato cerca incarichi
Quando è stato nominato presidente del consiglio comunale agli ordini di Remo Di Giandomenico, tutto andava bene. Quando è stato nominato nel consiglio di gestione dell’UNIMOL andava anche bene. Poi fu nominato nella commissione per la valutazione dei Dirigenti regionali e andò benissimo. …E sempre grazie a lui fu assessore alle politiche sociali con Remo Di Giandomenico. Questo deve spiegare agli stanchi elettori.
Non ti fermare
Ho letto l’intervista di Campopiano con attenzione ed anche i commenti precedenti. Secondo me è inutile attaccarlo sulle solite cose perchè io lo trovo oggi coerente con le sue scelte degli ultimi anni. I rapporti specialmente quelli politici cambiano rapidamente, per alcuni ci vogliono anche pochi mesi per saltare da una parte all’altra. Questo non è stato il caso di Campopiano che ha maturato la sua posizione di adesso non per ripicche personali ma per aver scelto un suo percorso politico rinunciando ad altri incarichi. Chi lo avrebbe fatto per proprie convinzioni ideologiche? Oggi è coerente più di tanti altri quindi trovo inutile e strumentale attaccarlo sempre e solo sugli stessi argomenti. Sentiamo cosa ha da dire e sulla base di questo si dovrà decidere, non altro. Tutti hanno i propri sscheletri nell’armadio
per Picciana Angelo
credo ti sfugga la differenza tra elezione e nomina. Ti inviterei a studiarla così eviti di dire una catasta di sciocchezze, compresa quella del “consiglio di gestione dell’UNIMOL” che non esiste. Scrivi almeno sotto dettatura che fai più bella figura.
My Termoli
Se vogliamo che Termoli torni ad avere un peso importante nelle dinamiche di questa Regione, per le provinciali “ORESTE IS THE ONLY WAY”
Chi sei che titolo di studio hai
Difendi a spada tratta i tuoi esclusivi interessi…probabilmente
Ma che dici
Sei solo di parte, non riesci a scindere il vero dal falso, spari a zero cavillando su consiglio di gestione o amministrazione, I fatti sono ben altri, noi conosciamo Oreste da sempre, probabilmente da prima che lo conoscessi tu