Per fatti commessi nell’esercizio della funzione di Presidente Arsiam, Lepore risulta ora imputato a Campobasso per truffa e abuso d’ufficio (compensi e retribuzioni gonfiate al direttore, rimborsi gonfiati per viaggi istituzionali mai effettuati). Come premio, Iorio lo ha nominato Commissario dello Iacp. Cambia l’ente ma le abitudini restano le stesse: e infatti il collegio sindacale dell’Istituto case popolari gli muove gli stessi identici rilievi che gli mossero i collegi revisori dell’Arsiam oggetto del processo che lo vede imputato. E poi la contestatissima nomina di quattro legali dell’ente, tutti o quasi riconducibili al Pdl, senza bando pubblico e senza neppure la comunicazione ai revisori.
Ma non è finita. Per gli alti meriti maturati sul campo, si è scomodato addirittura il Ministro Matteoli conferendogli l’onorificenza di dirigente nella sconosciuta “Fondazione delle libertà per il bene comune”. Matteoli, come è noto, è indagato a Genova per rivelazione di segreto e favoreggiamento nei confronti dell’ex prefetto di Livorno per averlo avvertito – secondo il capo d’imputazione- sugli abusi edilizi a suo carico all’isola d’Elba. Ora Lepore aggiunge un nuovo trofeo al lunghissimo curriculum: la nomina del portavoce. Non sappiamo se sia legittima o meno la previsione di un portavoce in un ente commissariato da anni (ma che voce deve portare e a chi?), ma poniamo il seguente tema: recentemente la Regione ha aumentato i canoni di locazione agli inquilini delle case popolari, mentre gli investimenti strutturali e funzionali sulle palazzine sono bloccati da anni (si veda il disastro del contratto di quartiere di via Romagna a Campobasso).
C’era proprio bisogno di aumentare i canoni agli inquilini per consentire all’imputato commissario coordinatore di nominarsi il portavoce? E chi sarà scelto in quel ruolo? Ci auguriamo nessuno che sia neanche lontanamente riconducibile ad esponenti del Pdl. Sarebbe una coincidenza vergogna. L’ennesima.
Massimo Romano Consigliere regionale Costruire democrazia