TERMOLI _ Proseguono i lavori della Sessione Plenaria del Parlamento Europeo di Strasburgo. In questi giorni i deputati stanno affrontando temi di particolare rilevanza. Tra questi emerge la discussione sulle cause e gli effetti dell’Eschirichia Coli, l’epidemia scoppiata in Germania che ha causato fino ad ora circa 2000 contagi. Per ciò che concerne le cause di sicuro sappiamo che i cetrioli spagnoli sono “innocenti”; le ricerche si concentrano ora tutte sui germogli di soia prodotti in Germania; ma ciò che tutti ignorano è la vera fonte del focolaio dell’E. Coli. Nell’acceso dibattito in aula i deputati si sono confrontati con il Commissario alla salute pubblica John Dalli manifestando il bisogno di migliorare il coordinamento delle ricerche e il rafforzamento della tracciabilità dei prodotti nonché dell’etichettatura europea. “Solo tramite il rafforzamento degli strumenti europei volti all’immediato riconoscimento dei prodotti – ha commentato l’eurodeputato molisano On. Aldo Patriciello – potremmo scongiurare non solo la contrazione del virus ma soprattutto potremmo ridare ai consumatori la fiducia nella bontà dei nostri prodotti”.

Un problema non da trascurare, conseguenza della psicosi venutasi a creare dopo la divulgazione della notizia del batterio killer, è proprio quello della contrazione delle vendite di frutta e verdura che potrebbero causare ingenti danni economici agli agricoltori. A fronte di ciò in aula si è parlato di possibili aiuti finanziari, circa 210 milioni di euro, da utilizzare come compensazioni alle perdite. “In tale ottica – continua l’On. Patriciello – bisogna capire la natura dell’impatto economico sull’agricoltura e quantificare il costo che tale allarmismo ha prodotto nel settore. Inoltre bisogna evitare allarmismi inutili ed evitare considerazioni affrettate su prodotti che poi risultato del tutto sicuri per la nostra salute. Anche l’Italia per questo potrà chiedere i risarcimenti alle competenti autorità comunitarie”. Per ciò che concerne, invece le politiche di annessione, il Parlamento Europeo ha dato il via libera all’entrata nello spazio Schengen senza frontiere di Bulgaria e Romania. I deputati precisano che, in base alle relazioni di valutazione, i due Paesi hanno soddisfatto le condizioni necessarie alla procedura di annessione (controllo di terra, mare e le frontiere aeree, il rilascio dei visti, cooperazione di polizia, la disponibilità a connettersi e utilizzare il Sistema d’informazione Schengen e protezione dei dati).

Tuttavia, il Parlamento dovrà essere informato sulle ulteriori misure da adottare nell’area Bulgaria-Turchia-Grecia per poter rispondere al possibile forte incremento della pressione migratoria. “Siamo in grado di accogliere questi due paesi nell’area di Shengen e cioè della libera circolazione – afferma l’On. Patriciello – bisogna tuttavia tenere presente che Bulgaria, Turchia e Grecia rappresentano una delle zone più sensibili dell’unione Europea. Per questo è importante che la Bulgaria proponga delle misure addizionali per entrare in Shengen e un approccio comune con gli altri due stati dell’area. Il tutto nell’ottica di una continua crescita della nostra Europa”. Anche il bilancio è stato oggetto di discussioni in aula. La questione ha riguardato la proposta di congelamento del bilancio a lungo termine dell’UE 2014-2020. Secondo quanto emerso dalla discussione il bilancio non può essere congelato se non si promuove una adeguata politica dei tagli senza abbandonare le politiche e gli obiettivi concordati dall’Unione per i prossimi anni che porteranno invece ad un aumento del 5% rispetto al bilancio 2013. “Si teme – conclude l’On. Patriciello – che le restrizioni di bilancio possano compromettere l’incremento della spesa per la ricerca e l’innovazione e gli investimenti per le infrastrutture, la politica estera e l’allargamento”. La risoluzione ricorda inoltre che dovrebbero essere mantenute ai livelli attuali i fondi di politica regionale (di coesione e strutturali) e la spesa agricola. Nell’ottica del risparmio, infine, i deputati continuano a chiedere una politica del risparmio all’amministrazione dell’Unione Europea.

Articolo precedenteRomano attacca Lepore dello Iacp. “Aumenta i canoni per pagare il Portavoce?”
Articolo successivoAl ristorante U Mulin sull’Ingotte il Primo Concorso gastronomico Mare e Monti