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CAMPOBASSO _ Lo aveva preannunciato Antonio D’Alessandro, settembre sarà lo sparti acque in Poste. Infatti, si preannuncia la lotta nelle Poste dal 3 ottobre con manifestazioni di protesta, chiusure degli uffici e scioperi dei lavoratori. L’hanno confermato tutti i dirigenti nazionali di categoria tranne la CGIL che si comporta in modo molto mansueto nei confronti di un’Azienda arrogante. Per la Cisl Poste sia il Segretario Regionale, Franco Battista, che quello Territoriale, Antonio D’Alessandro, hanno chiarito i punti principali del conflitto in atto: ”Siamo fortemente preoccupati per la qualità, ormai scadente, dei servizi erogati ai cittadini.

Date le condizioni di grave disagio in cui versano i lavoratori Postali, ribadiamo la scelta di non firmare l’accordo sul premio di risultato poiché è una miseria. Chiediamo, insieme ad un aumento sostanzioso del premio, anche di migliorare la qualità del lavoro. Abbiamo impostato la vertenza su un vero recupero salariale, derivante dalla maggior produttività, realizzata dai dipendenti. E’ una fase delicata dove il Sindacato vuole vederci chiaro. I problemi sono gravi in tutti i settori nella categoria. Come può un progetto, come 8venti, sostenuto da tutte le OO.SS., che doveva essere di rilancio dei Servizi Postali, essere abbandonato a se stesso? È fallito ancor prima di cominciare, non è stato mai applicato e avrà l’effetto negativo di mettere sulle spalle dei lavoratori maggiori responsabilità e carichi di lavoro, invece di incrementare l’occupazione.

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1 commento

  1. Chiarimenti
    Ma mi chiedo la CISL dove è stata fino ad ora? come mai si è svegliata dall’empasse che perdurava dal 2006. Forse la base si sta rivoltando. Speriamo. Però una cosa è certa. L’accordo sul PdR l’ho avevano firmato la CISL e la FAILP. Era chiaro già da allora che a trarne vantaggio erano i dirigenti e non i lavoratori. Stano perche i dirigenti di Poste Italiane SpA hanno in tasca “quasi tutti” la tessera della CISL. Il risultato di allora è stato una riduzione del premio di 220 euro lordi per i lavoratori e un incremento sostanziale per i dirigenti. Oggi la CGIL senza mischiare le carte in un incontro ha siglato un’INTESA, non un accordo, che prevede intanto il pagamento di un acconto pari alla quota dell’acconto dell’anno precedente e date certe per discutere il nuovo premio. Forse non è chiaro a chi non ha mai partecipato a tavoli contrattuali che gli incontri hanno un ordine del giorno e che non si può discutere di tutto per non venire a capo di niente. Oggi i lavoratori intanto si intascano un acconto del premio. Vogliamo parlare del progetto 8venti, questo progetto prevedeva un esubero di 4 mila unità tra i portalettere, alla faccia dell’incremento di occupazione. Queste figure in parte sono state collocate nelle sportellerie, “solo gli amici degli amici”, in parte trasferiti a seguito della mobilità nazionale. Ma Come mai la CISL non si è presa la briga di chiederne una revisione o un incontro per valutare lo stato di attuazione? Oggi le domande sono tante la prima fra tutte “COSA BOLLE IN PENTOLA???” Quale è il reale obiettivo? a poste l’ardua sentenza.