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TERMOLI _ Impazza la voglia di presepe in Basso Molise dove i Comuni della costa e dell’immediato hinterland costiero hanno allestito delle natività all’insegna dell’arte, della tradizione e dell’originalità stupendo gli stessi residenti. E tra i vari centri è quasi scattata una sorta di competizione per il presepe più bello. A Guardialfiera, invece, tradizionale centro dove ogni anno viene allestito il presepe vivente quest’anno è “saltato tutto” a causa del lutto inatteso di uno degli organizzatori, deceduto per un malore all’età di 46 anni. Altra natività vivente suggestiva è quella di Montenero di Bisaccia mentre Termoli e San Giacomo degli Schiavoni lo hanno preparato in alcuni punti centrali, molto apprezzati entrambi.
E tra la voglia di presepe, spicca la mostra organizzata dall’Associazione degli Amici del Borgo Antico dove sono in mostra circa 30 natività con la possibilità di votare quello più gradito. Il Presidente Marinucci con una certa soddisfazione ha sottolieato i numerosi partecipanti di quest’anno nel Castello Svevo e la folla di visitatori che fino ad oggi lo hanno ammirato. “Abbiamo scoperto dei presepisti davvero talentuosi _ ha dichiarato Marinucci _ con la passione per i presepi che sono divenuti noti proprio partecipando alla nostra mostra che ogni anno scopre dei personaggi, artisti e presepisti sempre nuovi”.
I vincitori della rassegna artistica di Termoli saranno noti a gennaio con l’apertura delle urne e la proclamazione dei due presepi più votati. Ma nelle ultime settimane sono state allestite sempre a Termoli altre mostre dedicate al presepio tanto da creare anche una certa confusione tra i termolesi. Qualche settimana addietro è stata aperta nella Galleria d’Arte un’altra esposizione di natività anch’essa molto apprezzata.
“Più mostre di presepi vicine tra loro creano confusione _ ha dichiarato il Presidente degli Amici del Borgo Antico Marinucci _. A volte è meglio distanziarle per evitare di ingenerare errati convincimenti”.
Problemi a parte, il fascino del presepe cattura adulti come i più piccoli. E così in questi giorni di festività natalizie si è assistito alle visite della maggior parte delle natività e mostre del genere organizzate non solo a Termoli ma anche nei paesi limitrofi.
L’antica tradizione tutta italiana del Presepe risale all’epoca di San Francesco d’Assisi che nel 1223 realizzò a Greccio la prima rappresentazione vivente della Natività. Sebbene esistessero anche precedentemente immagini e rappresentazioni della nascita del Cristo, queste non erano altro che “sacre rappresentazioni” delle varie liturgie celebrate nel periodo medievale. Il primo presepe scolpito a tutto tondo di cui si ha notizia è quello realizzato da Arnolfo di Cambio fra il 1290 e il 1292.
Dal XVII secolo il presepe iniziò a diffondersi anche nelle case dei nobili sotto forma di “soprammobili” o di vere e proprie cappelle in miniatura anche grazie all’invito del papa durante il Concilio di Trento poiché ammirava la sua capacità di trasmettere la fede in modo semplice e vicino al sentire popolare.
Nel XVIII secolo, addirittura, a Napoli si scatenò una vera e propria competizione fra famiglie su chi possedeva il presepe più bello e sfarzoso: i nobili impegnavano per la loro realizzazione intere camere dei loro appartamenti ricoprendo le statue di capi finissimi di tessuti pregiati e scintillanti gioielli autentici. Solo più tardi si diffuse sempre di più nelle abitazioni anche del popolo.
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