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voglio evitare, parlando delle politiche culturali future, come voi sollecitate, di fare proposte demagogiche buone solo per l’occasione.
Ritengo tuttavia di dovere esprimere qualche mia idea e riflessione. Premetto di essere più che mai convinto che per impostare una seria politica di promozione culturale occorra procedere a una ricognizione attenta dello stato delle istituzioni, degli spazi e degli strumenti culturali esistenti sul territorio del nostro Comune. Accanto a essa è necessario verificare l’incidenza delle politiche portate avanti fin qui nel settore. Terza premessa indispensabile è valutare la quantità di risorse disponibili e da destinare allo scopo. A quel punto è possibile, a mio parere, tracciare linee credibili di intervento programmato dell’Amministrazione comunale. Se vogliamo una crescita effettiva della città non possiamo non investire adeguatamente nella cultura. È un’affermazione persino banale, ma che va comunque fatta. Chiunque vinca le elezioni deve sentirsi impegnato al riguardo, a maggior ragione un uomo di sinistra, quale io sono.Questi i principali intendimenti: 1) La biblioteca comunale “Perrotta”. Quella di una propria adeguata sede è una vera e propria emergenza e perciò deve avere priorità assoluta. Una biblioteca degna di questo nome, come Termoli non ha mai avuto, dotata cioè dotato di ogni indispensabile servizio a supporto (ampie e comode sale di lettura, servizi informatici, di fotocopiatura, e, in prospettiva, anche di microfilmatura) Quanto alla sua ubicazione va individuato e scelto un luogo facilmente raggiungibile;
2) Archivio storico comunale. In attesa di disporre di un proprio autonomo spazio, è da prevederne, come per ora, una sua migliore sistemazione nell’ambito della stessa biblioteca. Tutto questo si rende maggiormente indispensabile visto lo sforzo che i tecnici della Sovrintendenza archivistica stanno facendo proprio ora nel riordinare e inventariare altro materiale di interesse storico. Con le altre istituzioni culturali presenti sul territorio occorrerà valutare e, possibilmente stabilire, forme facilitate di consultazione reciproca del materiale conservato.
3) Centro di Documentazione Storica. Al fine di promuovere permanentemente la ricerca e l’acquisizione di documentazione storica riguardante Termoli è necessario creare un Centro di Documentazione e ricerca storica che promuova ed esegua non solo la ricerca ma anche la divulgazione di quanto raccolto. Ciò servirà ad evitare, come successo di recente, che rilevanti patrimoni documentali privati riguardanti Termoli vengano affidati ad altre istituzioni;
4) Università. Sempre ai fini della ricerca e, più in generale, della promozione della cultura, è necessario intensificare i rapporti già esistenti con l’Università del Molise ed altri Enti;
5) Galleria civica arte contemporanea. Si rendono indispensabili lavori di ristrutturazione all’attuale sede di piazza S.Antonio, per adeguarla a necessità che sono emerse nel corso delle attività svolte, tipo un migliore e più ampio utilizzo dello spazio espositivo, una sala di un centinaio di posti per piccoli convegni o presentazione di eventi culturali. Tale impegno, già assunto dall’ultima Amministrazione, occorre portarlo avanti;
6) Grande attenzione deve essere posta, come già si è iniziato a fare alla valorizzazione del grande patrimonio costituito dalle opere del Premio Termoli.
7) Centro culturale polivalente di via Cina. Questo è un altro impegno concreto che occorre riprendere e portare a compimento, in modo che, già prima della fine del mandato la città possa disporre di una sala di oltre 200 posti oltre a spazi per le associazioni culturali maggiormente attive. Alle stesse, perché possano continuare nella loro meritoria opera, va assicurato un regolare sostegno sulla base di documentata attività;
8) Teatro Verde. Grazie agli interventi portati avanti negli ultimi due anni già oggi è un fiore all’occhiello della nostra città. Lo sarà ancora di più quando anche l’area circostante sarà completamente rimessa a nuovo e sistemata;
9) Museo archeologico. Quello ultimato, soprastante il Mercato di S.Timoteo, è uno spazio di complessivi 220 metri. Con la sistemazione degli arredi è immediatamente fruibile. Questi esposti, cari amici di TERZApagina, sono – ripeto – tra i principali obiettivi che ritengo debbano immediatamente essere portati avanti, da chiunque il popolo chiamerà a responsabilità di governo della nostra città. Ve ne sono altri che una organica programmazione deve contenere, la cui prorità però, deve essere stabilita. Quanto ai finanziamenti, occorre sapientemente utilizzare sia quelli pubblici che privati e stabilire al riguardo un proficuo e costruttivo rapporto con la neonata Fondazione regionale della Cultura. Nel salutarvi e augurarvi i migliori successi per la vostra attività, mi dichiaro sempre disponibile all’ascolto e al confronto.
Filippo Monaco