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TERMOLI _ Ieri abbiamo assistito al vuoto in una conferenza stampa fatta di molte parole e di pochissimi atti concreti, in termini di numeri e certezze per i cittadini di Termoli. Se poi aggiungiamo l’atteggiamento da “cane da riporto”, metaforicamente parlando, di alcuni Consiglieri di altri Palazzi presenti all’incontro con la stampa abbiamo fatto tombola! E sì perché il Sindaco Di Brino ha voluto da un lato rassicurare i presenti sul lavoro duro e proficuo che questa Amministrazione sta compiendo   giorno dopo giorno (siamo solo a 40 giorni!) e dall’altro lato ha bacchettato la passata gestione, colpevole di aver frenato l’economia della città e creato dissesti nei conti del Municipio.  

Siamo scettici sull’uso improprio che si vuole fare sul cosiddetto “Piano Casa” di origine berlusconiana, come strumento di rilancio dell’economia della città. Dietro le prospettive di ricadute positive si cela il tentativo di mettere in scena un altro “Sacco edilizio di Termoli”, utile anche a far cassa per possibili “investimenti trasversali” da parte dell’Amministrazione comunale.

La “filiera istituzionale” deve servire non solo per le quote di finanza derivata. Deve essere soprattutto strumento di collegamento e collaborazione sulle scelte di interesse collettivo. Nel Consiglio regionale del giorno 25 maggio 2010, si è praticato un altro atto di irresponsabilità verso il territorio molisano: per un solo voto il Consiglio ha respinto l’ordine del giorno che impegnava la Giunta Regionale del Molise ad impugnare insieme alle altre Regioni italiane la Legge n. 99 del 2009 che accentra a livello ministeriale il rilascio delle autorizzazioni per le centrali nucleari.

Questo sarebbe stato un atto di coscienza e di salvaguardia del territorio molisano e avrebbe posto la Regione Molise in aperto contrasto con una Legge del Governo Berlusconi, dimostrando nei fatti la buona fede della propaganda antinuclearista effettuata a Termoli nei mesi scorsi. Evidentemente questa buona fede è effimera e ciò è dimostrato dalle motivazioni addotte da alcuni Consiglieri regionali, come ad esempio il Consigliere dell’ultima ora Di Falco, il quale ha giustificato il suo “NO” all’odg dicendo che: “è solo strumentalizzazione politica. Non possiamo discutere cento volte della stessa cosa”. Se si vuole impedire realmente la costruzione di una centrale nucleare non se ne discute solo cento, ma mille volte, finché l’obiettivo non viene raggiunto. Ma forse lo scopo è un altro… Ancora più sconcertante è l’atteggiamento del Sindaco Di Brino, il quale nella conferenza stampa del 27 maggio si è dichiarato ignaro di ciò che è accaduto in Consiglio regionale due giorni prima. Alla faccia della “filiera istituzionale”!

L’Officina delle Buone Pratiche

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2 Commenti

  1. CONSIGLIERE DELL’ULTIMA ORA
    OTTIMA LA DEFINIZIONE DEL PERSONAGGIO DI FALCO ANCHE SE BANDIERA DI TUTTI I VENTI GLI SI ADDICE MEGLIO.FINO A QUALCHE MESE FA NON PERDEVA TEMPO AD APPARIRE SUI GIORNALI PER PRENDERE LE DIFESE DEL PARTITO DEL PRESIDENTE IORIO(RICORDO A TUTTI CHE FINO AD UN PAIO DI ANNI FA LO DEFINIVA LA POLITICA DEL NULLA), MA DA QUANDO IORIO STA CADENDO IN DISGRAZIA, LUI NON SI VEDE PIU’, PRONTO A FAR DIMENTICARE LA SUA POSIZIONE PER POTERSI RICICLARE MEGLIO IN UN FUTURO MOLTO PROSSIMO. FINO A QUANDO DAREMO LA NOSTRA FIDUCIA A GENTE COSI’ NON AVREMO DIRITTO NEMMENO A LAMENTARCI…