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TERMOLI _ Ogni Amministrazione democraticamente eletta ha la prerogativa di attuare il suo programma di mandato ma alcune scelte che la Giunta Di Brino si accinge a adottare sembrano capotiche e dannose per la città. Basti pensare alla rinuncia all’intervento di project financing sul Cimitero o a quella di modificare la destinazione d’uso dei locali comunali di via f.lli Brigida ristrutturati dall’Amm.ne Greco per adibirlo a sede del museo arcaicontemporaneo così pervicacemente voluto per dare una prima importante struttura culturale alla Città.

Erano stati organizzati dagli Assessorati LLPP e Cultura della Giunta Greco diversi incontri con la Sovrintendenza Regionale per concordarne modalità di gestione e fruizione, ricevendone plauso e compiacimento; ora rinviare l’apertura della struttura nasconde la chiara volontà politica di mettere in secondo piano le esigenze culturali della Città. Si può anche concordare sulla migliore adeguatezza dei locali dell’ex Cinema Adriatico o del Palazzo Crema per le attività museali ma è opportuno chiedere: 1. in che modo si pensa di averne disponibilità posto che sono immobili privati oggetto anche di contenziosi? 2. con quali risorse si potranno acquistare? 3. con quali risorse si potranno realizzare i costosi interventi di ristrutturazione e adeguamento? 4. quando potranno essere materialmente fruibili? Certo le esigenze delle Associazioni sono indilazionabili tant’è che l’Amm.ne Greco, al fine di mettere a disposizione adeguati spazi per lo svolgimento delle loro attività, aveva in corso di approvazione il progetto finanziato per realizzazione di una struttura moderna e innovativa per la Città nella sede dell’ex mercato di via Cina.

Questo progetto, che ha ricevuto i pareri positivi dei VVFF e dei Beni Culturali, prevede la realizzazione di locali uffici per le Associazioni nonché una saletta multimediale, con circa 250 posti a sedere, ove poter svolgere convegni, incontri, dibattiti mediante l’ausilio anche di supporti multimediali. Per questo la prospettata modifica di destinazione d’uso ci appare inopportuna, dilatoria ed antieconomica oltreché in contrasto con le caratteristiche tecniche ed impiantistiche dei locali e le finalità del finanziamento. Infatti, il finanziamento regionale di 400.000 euro ( a cui l’Amm.ne Greco aveva faticosamente aggiunto altri 150.000 euro ) fu ottenuto nel luglio del 2005 per Decreto del Presidente della Regione Molise, con parere positivo del Nucleo Regionale di Valutazione e Verifica degli investimenti pubblici relativamente alla rimodulazione dei finanziamenti previsti dalla delibera CIPE 20/2004 ( con questa delibera furono attribuiti alla Regione Molise 153,8 milioni di euro, di cui 61,480 milioni di euro a valere sulle risorse FAS e 92,32 milioni di euro quale quota straordinaria per il sisma) e fu concesso assecondando la richiesta del Comune di Termoli che aveva proposto la realizzazione di un intervento denominato “Termoli arcaicontemporaneo percorso turistico-culturale”.

Ora viene da chiedersi per quale ragione una scelta fatta addirittura dalla Giunta Di Giandomenico, poi condivisa ed avallata da quella Greco, viene rinnegata? Quali sono le motivazioni che animano il sindaco Di Brino? Deve forse scontare qualche debito elettorale verso qualche Associazione? A me poco interessa se non constatare che le scelte amministrative non sono improntate, come si dovrebbe per ogni buon amministratore, al risparmio, all’efficienza ma prima ancora all’interesse generale. Bene farebbe il Sindaco Di Brino ad accelerare l’approvazione del progetto di riorganizzazione dell’ex mercato di via Cina perché la Città, oltre che poter mettere a disposizione locali funzionali e confortevoli per le associazioni, disporrebbe di una saletta multimediale con tante occasioni qualificanti di utilizzo.

Giacomo Mario DI BLASIO
Ex Assessore LLP Giunta Greco
Consigliere in carica IDV

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