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Per Campopiano è necessaria una svolta per la città sempre più maleodorante e depressa.

Oreste Campopiano

TERMOLI_Nell’autunno scorso Barak Obama ha vinto le elezioni americane si disse di Lui che era un “fenomeno”. E forse lo era davvero se e’ stato capace di imporsi all’apparato facendo leva in particolare sui giovani, ridestando aspettative e speranze. E per dare un segno tangibile di discontinuita’ con il passato, una volta eletto, ha portato alla Casa Bianca ben 650 tecnici, donne ed uomini di altissimo livello culturale, che lavorano quotidianamente con lui in politica interna ed estera.   Una grande leadership ed un popolo di giovani che aveva voglia di sognare, questi i due elementi vincenti. Il paragone puo’ sembrare azzardato, ma quello americano dovra’ essere il metodo da seguire se si vuole che Termoli ed il Molise possano provare a competere nel panorama locale e nazionale.
So bene che il ferragosto e’ giorno da dedicare agli affetti familiari, ma non possiamo non guardarci intorno e scoprire una Citta’ maleodorante e depressa, una Comunita’ che vive il quarto ferragosto di quella che nelle aspettative di tanti doveva essere “ l’era Greco”, quella del rilancio, della trasparenza, dell’entusiasmo, della speranza, del largo ai giovani. Io che sono di natura un ottimista devo amaramente constatare che, a differenza dell’America, qui da noi non solo manca il grande leader, l’uomo capace di far sognare, ma ormai anche il popolo giovane e meno giovane, non e’ piu’ incline a sognare. L’insipienza di questa classe politica e di questa Amministrazione non ha bloccato solo la Citta’, ma sta spegnendo progressivamente ogni residuo entusiasmo ed iniziativa.

La suggestione della musica in piazza, degli spettacoli pirotecnici ,dei dolciumi e delle sagre, non cancelli la consapevolezza che Termoli ha necessita’ di dotarsi rapidamente di una classe dirigente rinnovata e sopratutto idonea ad affrontare le emergenze che gia’ si intravedono all’orizzonte e che si nascondono dietro il clima festaiolo agostano: In primis la difesa di questo territorio, delle sue prospettive, della sua esistenza come realta’ non solo geografica, ma politica ed istituzionale. E su questa delicata battaglia chiameremo la Regione al nostro fianco sollecitandola ad uscire dal suo imbarazzante silenzio. Ma di tutto questo ne riparleremo a settembre. Buon ferragosto. 

avv.Oreste Campopiano
Cons. Com.le di Termoli N.PSI – PDL