TERMOLI _ La Corte d’Appello di Campobasso ha assolto ”perche’ il fatto non sussiste” un sessantenne di Termoli accusato di aver molestato la figlia minore toccandola nelle parti intime del corpo. I giudici del capoluogo hanno confermato la sentenza di primo grado del Tribunale di Larino di estraneita’ dell’imputato ai gravi fatti contestati. Il difensore del termolese, il penalista Giuseppe Mileti ha sostenuto l’innocenza del suo assistito sottolineando l’assenza di prove a suo carico. Il sessantenne ha dei precedenti penali per incesto. Nel 2009 e’ stato condannato a 9 anni di reclusione, sentenza confermata nei 3 gradi di giudizio, per violenza sessuale sulla prima figlia.

”I giudici del Tribunale di Larino prima ed oggi quelli della Corte d’Appello – ha dichiarato l’avvocato Mileti – sono stati obiettivi ed hanno avuto il coraggio di valutare gli atti senza alcun pregiudizio a carico dell’imputato ravvisando l’assenza di elementi di responsabilita’ in questa vicenda”. Nel corso dell’odierno procedimento sono emersi fatti nuovi considerati rilevanti da Mileti, tali da indurlo a chiedere la revisione anche del processo gia’ definito riferito alla primogenita che, a novembre 2009, determino’ la condanna del sessantenne. ”Sono intenzionato a chiedere di riaprire anche il procedimento sull’altra figlia – ha concluso il legale – perche’ sono stati acquisiti nuovi fatti, estremamente importanti che, a mio avviso, devono essere considerati ai fini della grave accusa di incesto di cui il cliente e’ stato considerato responsabile”.

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