LARINO _ Rinviati a giudizio dal Gup del Tribunale di Larino due dei tre fratelli Renzetti di Guglionesi per lesioni gravissime ai danni di un operaio tunisino residente a Guglionesi. L’extracomunitario, Saiffedine Chaffar, di 34 anni, nel novembre 2007, si recò nel bar della famiglia per chiedere il pagamento di lavori stagionali da poco conclusi in campagna ma ricevette in cambio percosse tali da finire in stato di coma in ospedale a seguito della brutale aggressione subìta dal gestore del bar ed i due fratelli. Ieri i tre sono comparsi davanti al Gup per l’udienza preliminare, assistiti dai difensori, Giuseppe Mileti e Marisa Bernarducci.

Il giudice, dopo aver ascoltato le parti, ha deciso per il rinvio al processo di Michele e Rosario Renzetti mentre il terzo fratello Vincenzo è stato prosciolto. Intanto il tunisino, vivo per miracolo dopo oltre un anno di ricovero ospedaliero nel presidio di San Giovanni Rotondo, non si è più ripreso completamente dalla brutale aggressione. Le botte ricevute alla testa gli hanno determinato lesioni profondi e serie che non gli hanno permesso un recupero.

Saiffedine Chaffar è ora su una sedia a rotelle, non ha più possibilità di condurre una vita autonoma e di poter fare i lavori di una volta. Per il penalista Giuseppe Mileti, difensore di Rosario Renzetti: “l’intera vincenda sarà spiegata nel corso del dibattimento. In ogni caso dopo l’aggressione il tunisino è uscito dal bar con le sue gambe ed è tornato a casa mentre il suo ricorso all’ospedale è avvenuto diverse ore dopo, un buco temporale che dovrà essere chiarito”.

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