Vincenzo Notarangelo
LARINO – Cosa ha fatto l’Amministrazione Comunale per l’Agrario? Prima abbiamo ascoltato un’idea di scuola agraria, poi essa ha cominciato a prendere forma nei nostri pensieri ed infine ci ha completamente coinvolti. E ormai da un anno che l’Amministrazione Comunale sostiene le istanze dei docenti e degli studenti dell’Istituto Agrario di Larino che chiedono il ritorno nel sito del Villino Petteruti-Romano. Sappiamo che la richiesta non è un vezzo della scuola ma è dettata dall’esigenza di poter disporre dei terreni della vecchia sede necessari allo svolgimento delle attività didattiche tecnico-pratiche dell’agrario ed è per questo che l’Amministrazione Comunale ha scelto di far propria l’idea.

Immaginiamo una scuola agraria aperta alla cittadinanza con il suo parco, pubblico, che accoglie, specialmente nei pomeriggi della bella stagione, non solo studenti che vi tornano per le esercitazioni pomeridiane, ma anche gruppi di anziani che passeggiano lungo i viali del parco e mamme che portano i propri bambini a respirare aria salubre in questo polmone verde al centro fra le due parti urbane di Larino. In questi mesi si sono succeduti comunicati sugli organi di stampa per sostenere le ragioni della scelta fatta a favore delle tesi dell’agrario (in controtendenza rispetto al passato amministrativo di Larino) ed incontri con i rappresentanti delle dirigenze scolastiche (Agrario e Liceo) di Larino per elaborare una proposta condivisa da entrambe le scuole. Soprattutto in questi mesi l’Amministrazione Comunale di Larino ha aperto una discussione con l’Amministrazione Provinciale per individuare una soluzione all’annosa vicenda relativa alla sede dell’ Istituto Agrario ed alla costruzione del Polo Scolastico di Larino.

Una discussione che non si è mai interrotta anche quando i rapporti fra i due enti hanno conosciuto momenti di frizione come è avvenuto di recente in occasione del Piano di Ridimensionamento Scolastico o dell’affaire Liceo Sportivo. Questo costante “lavoro politico” viene formalizzato in una nota, datata 8 Aprile 2014, della Provincia di Campobasso con la quale si comunica al Comune di Larino la volontà di sospendere l’intervento progettato e si chiede al Sindaco di Larino di convocare le dirigenze scolastiche affinchè si raggiunga un accordo fra le istituzioni.

Nei prossimi giorni il Comune riunirà gli enti interessati per la prima volta intorno ad un tavolo tecnico con la speranza che si trovi un rapido componimento. La soluzione del resto è quella individuata nei giorni scorsi insieme ai rappresentanti dell’agrario che chiedevano al Comune di convocare un tavolo di concertazione fra gli enti interessati (Provincia, Comune e Scuola) per individuare una soluzione condivisa. Insomma si è fatto quel che si è concordato. Ma allora di cosa ci si lamenta? Fra l’altro la polemica che impazza sui giornali e su internet, oltre che dannosa, è tardiva poiché apparsa – a soluzione raggiunta – sui quotidiani a partire dal 9 Aprile.

Forse qualcuno ripropone la doppia morale delle pubbliche virtù e dei vizi privati: la legge si deve applicare per gli altri e si deve accomodare per loro! Non ha ancora capito che l’attuale Amministrazione opera sempre nel rispetto delle regole e delle leggi; il rilascio del “Permesso di Costruire” è un atto gestionale rimesso alla decisione dei tecnici comunali che valutano i documenti solo da un punto di vista progettuale. Qualcuno più che sognare salvifiche forme di condizionamento o d’ingerenza sui tecnici, che non fanno parte del patrimonio culturale politico del Sindaco, dovrebbero immaginare altro. L’amministrazione da me guidata ha preferito una via diversa e legale per la soluzione del problema.

Vincenzo Notarangelo, Sindaco di Larino

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