TERMOLI – Le iniziative in corso a Campobasso e a Termoli mirano ad un risultato politico che veda la sconfitta dei candidati del PD in favore di altre rappresentanze. Nulla di negativo e niente di anomalo. Le primarie si fondano sulla partecipazione popolare e in democrazia vince chi prende un voto in più. Ovviamente per il PD non è salutare perdere le primarie sia a Termoli che a Campobasso, per la banalissima ragione che il partito nazionale più importante che esprime tre parlamentari molisani, il Presidente della Regione, il Capo dello Stato ed il Presidente del Consiglio dei Ministri, ha un ruolo diverso da quello di altre formazioni civiche o rappresentanze partitiche.

Il 25 maggio si vota per le Europee e dai sondaggi emerge un testa a testa tra i Popolari ed i Socialisti per la conquista del Presidente della Commissione Europea. Andare a votare a Campobasso e Termoli con candidati sindaci non del PD sarà la stessa cosa ai fini del voto per le Europee, o qualcuno confonde le liste populiste, le forze radicali o i conservatori con Martin Schulz alla guida dell’Unione Europea? Se in Molise confondiamo fischi per fiaschi vincono i conservatori e si consolidano le politiche di austerità della Merkel contro il lavoro, contro la crescita e contro lo sviluppo.

Qualcuno si illude di cambiare lo scenario di Campobasso e Termoli solo con la buona volontà del Sindaco pro-tempore o serve una proposta politica e una visione nazionale ed europea? Nel nuovo Senato delle Autonomie è la stessa cosa se ci andrà un Sindaco del PD o un esponente di altre formazioni? Attenzione a non confondere i comitati locali, i tatticismi di corto respiro e i posizionamenti individuali con la politica nazionale e con il ruolo del PD. L’appello forte che rivolgo ai candidati del partito democratico è quello di non rinunciare allo sforzo di fare sintesi per convergere su una sola figura a Campobasso e a Termoli. Meglio una mediazione nel PD che faccia vincere il partito democratico che due sconfitte nei due centri maggiori del Molise. Con un partito democratico marginale all’interno del centrosinistra la coalizione sarebbe più forte?

Pietro Maio

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1 commento

  1. chiarezza
    Più che sintesi serve chiarezza. Dopo la fase delle primarie ci saranno altri apparentamenti con liste e partiti che attualmente stanno alla finestra e studiano per capire qual’è il carro del possibile vincitore sul quale salire sperando in possibili poltrone? Si avrà il coraggio di chiedere il “voto utile” e battere da subito la porta in faccia a costoro? In caso di ballottaggio si avrà il coraggio di non scendere assolutamente a compromessi con le coalizioni di “centro SX” collegate al candidato Sindaco Marinucci che hanno scelto di correre da soli (e quindi contro) e con partiti che hanno definito il PD vera “metastasi” della democrazia italiana?