apprezzo la sua nota in difesa della città di Termoli e delle molteplici opportunità che offre al turista in termini di servizi, ospitalità e eventi. Certamente non ci troviamo a Montecarlo, Taormina o Costa Smeralda, ma accanirsi contro se stessi in una sorta di suicidio collettivo per drammatizzare oltre il dovuto le difficoltà presenti non giova a nessuno. Non nascondo la mia contrarietà alla localizzazione sbagliata di box ittici da spostare rapidamente altrove ma non ritengo che la reazione più saggia in piena campagna turistica sia quella di parlar male della propria città amplificando le negatività esistenti e allontanando i turisti presenti. Già la stagione non aiuta con piogge continue, la crisi economica riduce i flussi turistici e la presenza alberghiera stenta a decollare.
Se a ciò aggiungiamo l’estro molisano di operatori commerciali, amministratori di opposizione e stampa di vicinato, ne vien fuori un cocktail micidiale che danneggia l’economia locale e il comparto turistico regionale. La giusta mobilitazione contro scelte errate non deve mai spezzare la corda degli interessi generali di un’intera città. Termoli è un luogo bello dell’Italia, ha strutture ricettive di valore, una buona spiaggia, c’è l’imbarco per le Isole Tremiti, è pulita e ordinata, ha un borgo antico meraviglioso ed è sicuramente il centro turistico per eccellenza del Molise.
Se la Giunta Comunale ha commesso un errore e all’improvviso Legambiente ci retrocede stranamente dietro località sporche, inquinate e meno ospitali, noi dobbiamo reagire per correggere gli sbagli ma difendendo orgogliosamente la città che appartiene a tutti. E’ ora di stringere un’intesa generale che salvi la stagione turistica, aiuti gli operatori, attragga e trattenga con la consueta ospitalità e cortesia i visitatori. Se poi chiusi gli ombrelloni c’è da regolare i conti tra opposte fazioni c’è un intero inverno da sbarcare che si farà sempre in tempo a litigare. Ma non ora se amiamo la nostra bella città.
Michele Petraroia
